Due donne in fuga, con un omicidio alle spalle, proprio come Thelma e Louise. Ma se quello vi era sembrato un film ribelle, qui c’è di più: perché il delitto che segna questa storia è un matricidio e le due protagoniste sono fidanzate e fanno le benzinaie, un lavoro “da maschi”.
E’ la storia di Benzina, film prodotto da Galliano Juso e girato a Roma e dintorni. Una pellicola rosa, più che nera, perché davanti e dietro la macchina da presa ci sono tre donne. Monica Stambrini è la regista, al suo primo lungometraggio, nonché curatrice della sceneggiatura. Per due mesi e mezzo ha lavorato gomito a gomito sul copione con le due protagoniste: Maya Sansa e Regina Orioli. Dietro a tutto c’è una quarta donna, Elena Stancanelli, autrice del romanzo che ha dato il via al film.
Tutto è cominciato dal suo giallo e da una telefonata, quella di Galliano Juso a Monica Stambrini che, non ancora trentenne, si era fatta notare con i suoi corti in giro per i festival. “Voglio fare un film ispirato a questo libro – le disse – Leggilo e dimmi che ne pensi”.
“Non ho saputo dir di no”, racconta Monica, “Ho solo chiesto di collaborare alla sceneggiatura”. Seguono mesi di lavoro, la delusione per i finanziamenti pubblici negati, molta ostinazione e alla fine il sì del Ministero, che ha accettato di finanziare la pellicola con un articolo 8.
Poi è toccato alla scelta delle attrici, un momento delicato. “Maya l’avevo conosciuta due anni fa e mi era piaciuta molto, da subito – racconta la regista – Regina invece ha fatto un provino e la cosa che mi ha convinto è la sintonia che hanno. E’ un elemento essenziale, che anche con un’ottima recitazione non si può fingere. Invece loro sono perfette insieme: è come se si appartenessero”.
E loro, come si sentono a dover interpretare due lesbiche? “Questa è una storia d’amore e mi è piaciuta per questo – spiega Regina Orioli – Nemmeno per un istante però ho pensato: oddio è una relazione gay! Sarà che non ho pregiudizi, ma non ho mai provato nessun imbarazzo, nemmeno durante le prove, davanti alle scene più coinvolgenti”.
La chiave di Benzina non è l’introspezione e la psicologia dei personaggi perchè, assicura Stambrini, “questo è un road-movie e un thriller. Più che un dramma è un film d’azione in cui il carattere dei protagonisti viene fuori dalla tensione che si respira in superficie e non da uno scavo in profondità”.
La pellicola sarà distribuita dalla Lantia Cinema e uscirà nelle sale dopo Natale.
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