Misure di sicurezza record, Cardinale superstar

L'attrice italiana troneggia sul Palais dalla locandina ufficiale del festival. Che si apre tra mille misure di sicurezza straordinarie. Alba Rohrwacher tra gli interpreti del film d'apertura


CANNES – In attesa della cerimonia d’apertura, che sarà trasmessa, in accordo con Canal+, che ha l’esclusiva dell’evento, in una serie di cinema in Francia, i curiosi sono già asserragliati davanti alla scalinata del Palais, con le scalette d’ordinanza, per assistere alla prima Montée des marches del 70° Festival, che sarà aperto fuori concorso da Les Fantômes d’Ismaël di Arnaud Desplechin, Nel film, che racconta la storia di un regista che sta per girare un film, ma si trova a confrontarsi con il fantasma della sua ex amante morta, Marion Cotillard, Charlotte Gainsbourg, Louis Garrel, Mathieu Amalric e la nostra Alba Rohrwacher. Fortissime, quest’anno, le misure di sicurezza: barriere anti-sfondamento in cemento, metal detector dappertutto, persino per accedere all’area accrediti, polizia armata di pistola calibro nove e dotata di tute antiproiettile di nuova concezione. Pare che siano oltre cinquecento più del solito i poliziotti sparsi per la cittadina, anche in borghese, mentre oltre seicento telecamere controllano le strade 24 ore su 24. Bruciano i recenti attentati agli Champs-Elysees di Parigi, il 20 aprile; quello di Marsiglia e, infine, il camion che nella vicinissima Nizza ha ucciso 86 persone nel giorno della commemorazione della Presa della Bastiglia. Molti anche i cani poliziotto, all’ingresso degli hotel di lusso. Solo le auto ufficiali del Festival potranno raggiungere il Gran Theatre Lumiere durante la kermesse e stavolta non ci saranno deroghe. 

Intanto Claudia Cardinale piroetta ignara e sorridente dal poster ufficiale, una gigantografia nei toni del rosso che sovrasta il Palais. ”In questi giorni, dovunque mi giri, vedo poster con la mia immagine, è incredibile”, dice l’attrice italiana parlando con l’Ansa al telefono da Parigi. Sta per partire per Cannes, in autunno tornerà a teatro, a 10 anni dalla sua performance in Zoo di vetro, con La strana coppia, la commedia di Neil Simon, che debutterà il 5 ottobre al Teatro Augusteo di Napoli, e sarà poi in tournée, fino ad aprile, nelle principali città italiane (Roma, Cagliari, Venezia, Milano, Genova, Torino, Bologna, Firenze, Napoli). Lo spettacolo è nato con Pasquale Squitieri, scomparso a febbraio (a dirigerlo sarà, tramite gli appunti di regia del cineasta, il suo aiuto regista prediletto, Antonio Mastellone) e come coprotagonista ci sarà la vedova del regista, Ottavia Fusco: ”E’ nato tutto tra noi due, le voglio molto bene, è la prima volta che lavoriamo insieme e ne sono molto felice”, spiega Claudia Cardinale.

Una scelta in linea con il suo proverbiale anticonformismo. “Certo, anche la mia storia d’amore con Pasquale è stata una ribellione a ciò che avevo intorno. Per me è stata una liberazione, lui è stato l’unico uomo della mia vita. Negli anni non sono cambiata, mia madre mi diceva che non mi si vedono le rughe perché rido sempre”. Il sì a La strana coppia l’ha detto prima per la voglia di lavorare di nuovo con Pasquale (che oltre ai tanti film, in teatro l’aveva già diretta in Come tu mi vuoi di Pirandello) e poi per la volontà di portare a termine il suo lavoro. L’idea di questo testo ”nasce da una voglia di leggerezza, di fare insieme una commedia, dopo aver interpretato per lui drammi sui temi molto duri, come mafia e camorra, sin da I guappi”.

Tutto ciò nonostante l’attrice viva ”una relazione strana con il teatro, mi ha sempre fatto paura, tanto che ogni sera per lo spettacolo arrivavo almeno due ore prima. E’ bellissimo però il rapporto che si crea con la gente”. Ora torna a Cannes da immagine icona del festival: ”Ci sono stata tante volte, anche da giovanissima, ma il ricordo più forte è quello del Gattopardo (che nel 1963 vinse la Palma d’oro, ndr). Passeggiavo sulla spiaggia e ho visto arrivare un gattopardo vero portato da un uomo del circo, per le foto. Ho iniziato ad accarezzarlo e Luchino mi ripeteva di smetterla di trattarlo come un gatto”.

Cosa consiglierebbe a una giovane attrice che vive per la prima volta l’emozione della Croisette? ”Innanzitutto di essere molto forte dentro e di essere se stessa. Ma anche di prepararsi, non è facile salire quelle scale a Cannes, circondata dai fotografi”. Sempre in viaggio, Claudia Cardinale ha in cantiere tanti nuovi film, in Italia e all’estero: è uscito da poco Una gita a Roma di Karin Proia ed è pronto Niente di serio di Laszlo Barbo. ”Ultimamente lavoro molto con giovani al primo film. Amo poterli aiutare, soprattutto in Italia, dove a differenza della Francia non vengono abbastanza sostenuti”. E’ contenta infine per il risultato delle elezioni in Francia: ”Emmanuel Macron mi piace molto e sono felicissima soprattutto che non abbia vinto l’estrema destra. Lui è un uomo giovane, 39 anni, rappresenta una grande novità. L’ho conosciuto insieme a sua moglie. Mi piacciono molto entrambi. Lui è un uomo molto gentile e carino. Mi ha anche detto di essere un fan dei film western e di amare quelli che ho interpretato io”. 

autore
16 Maggio 2017

Cannes 2017

Cannes 2017

Le vie del cinema a Roma e Milano

Alcuni dei più interessanti film del 70° Festival di Cannes arrivano nelle sale della Capitale (fino al 18 giugno) e a Milano (dal 17 al 23 giugno) grazie all'Agis e all'Anec con la classica rassegna, che nel capoluogo lombardo è dedicata quest'anno alla memoria del decano dei critici Morando Morandini

Cannes 2017

Cannes a Roma: 14-18 giugno

Giunta alla 21ma edizione, Le vie del cinema da Cannes a Roma (14-18 giugno) porterà in alcune sale romane e laziali una selezione di film provenienti dal 70° Festival di Cannes, che saranno proiettati in versione originale con sottotitoli. Le sale coinvolte sono il Giulio Cesare, l’Eden e il Fiamma di Roma, l'Etrusco di Tarquinia, il Palma di Trevignano e il Corso di Latina

Cannes 2017

Östlund: “Dividere la Palma con Haneke? Proprio no”

"Non c'è solo satira in The square c'è anche un contenuto che volevo trasmettere. Volevo fare un bel film. E poi non si vince una Palma d'oro senza contenuti". Così un eccitato Ruben Östlund, il regista svedese che si è portato a casa la Palma d'oro, ha commentato il premio. Dividerebbe la Palma con qualcuno, magari con Haneke? "No, no con nessuno, è solo mia"

Cannes 2017

120 BPM e le lacrime di Almodóvar

“Ho amato 120 battiti al minuto dall'inizio sino alla fine, non mi sarebbe potuto piacere di più”, ammette il presidente di giuria lasciando intuire la sua preferenza. Per poi aggiungere tra le lacrime, in ricordo degli attivisti che negli Anni ’90 lottarono per rompere l'indifferenza sul tema dell'Aids: “Campillo ha raccontato storie di eroi veri che hanno salvato molte vite"


Ultimi aggiornamenti