Mira Nair solidale con Moretti

“Sono stupita che oggi in Italia qualcuno gioisca per la sconfitta di un regista italiano. Quando succedono queste cose si prova una grande solitudine, ma bisogna ricordarsi che chi ci attacca non è il padrone dei nostri sogni, non può condizionare le nostre storie”. Così la regista indiana Mira Nair, presidente della giuria del Festival di Berlino, interviene sulle polemiche dopo la mancata nomination agli Oscar de La stanza del figlio.
“Dopo il Leone d’Oro (Monsoon Wedding, ndr.) ricevuto a Venezia proprio dalle mani di Moretti, il coro di lodi in patria fu per unanime, ma poco prima, quando per Kamasutra finii in tribunale, molti avevano gongolato – prosegue Mira Nair – Per questo mi sento solidale con Nanni come, credo, i miei colleghi qui a Berlino. Gli vorrei dire, citando Gide, che ‘l’ironia è l’assenza di complessi’. Penso che lui sia un maestro in questo e che debba avere il coraggio di usarla anche in un’occasione così triste”.
Quanto ai premi Oscar, per l’autrice indiana si tratta di “una lotteria dove si perde o si vince. E’ certo un premio importante, ma è soprattutto una grande operazione mediatica del cinema americano, a vantaggio di se stesso. C’è gente, come Hitchcock o Scorsese, che è rimasta per una vita fuori dalla porta. Non credo che qualcuno possa pensare che la loro arte sia stata mai sminuita per questo”.