Minnie Driver inaugura il RIFF

Minnie Driver, protagonista del film indipendente Return To Zero di Sean Hanish, storia di una difficile maternità, aprirà la 13/a edizione del Rome Independent Film Festival, con una selezione particolarmente attenta ai temi sociali e alla donna, dal 16 al 23 marzo al Nuovo Cinema Aquila. Nella giornata di chiusura arriverà Franco Battiato, per la proiezione del documentario su di lui Temporary Road (una) vita di Franco Battiato di Giuseppe Pollicelli e Mario Tani. In gara sei film stranieri, sei lunghi italiani, otto documentari stranieri e 12 italiani, fra i quali Enzo Tortora, una ferita italiana di Ambrogio Crespi; Romagna Nostra, le mafie sbarcano in Riviera di Francesco Ceccoli; Un intellettuale in borgata di Enzo de Camillis, su Pier Paolo Pasolini, con un’intervista a Gianni Borgna recentemente scomparso. Per l’Italia fra i lungometraggi sono in concorso The Stalker di Giorgio Amato sulla violenza sulle donne; le commedie Cut di Riccardo Romboli, Giulio Valli, Nico di Lalla e Sogni di Gloria del Collettivo John Snellinberg; gli ‘ecologici’ Ci vorrebbe un miracolo di Davide Minnella e La terra e il vento di Sebastian Maulucci e l’action noir The Sweepers di Igor Maltagliati. Fra i titoli stranieri in gara è protagonista la figura della donna: ‘madre-figlia’ in Nuwebe di Joseph Israel Laban; artista ribelle e angosciata in Paradise Cruise di Matan Guggenheim e in Tempo Girl di Dominik Locher; problematica e sola in The Girl From The Wardrobe di Bodo Kox e Wounded di Fernando Franco. Tra gli altri documentari in concorso ci sono anche Wangki di Joana de Freitas Ginori e Matteo Vieille Rivara, sulla battaglia quotidiana del popolo Miskito per preservare l’equilibrio tra uomo e natura; la riflessione sulle multinazionali Happy Goodyear, di Elena Ganelli e Laura Pesino; No Burqas Behind Bars di Nima Sarvestani, sulla ‘visita’ a una prigione afgana per le donne. Molto ricca anche la selezione dei corti, tra i quali Io donna di Pino Quartullo con Margherita Buy, Massimo Wertmuller e Sergio Rubini; Nuit Americhèn di Federico Greco con Gianmarco Tognazzi e Regina Orioli e Recuiem di Valentina Carnelutti con Teresa Saponangelo.