L’attrice Minnie Driver, protagonista dell’indie Return To Zero di Sean Hanish, storia di una difficile maternità, apre la 13esima edizione del Rome Independent Film Festival che prende il via il 16 marzo presso del Nuovo Cinema Aquila, per una settimana ricca di film e documentari “indipendenti” con numerose anteprime europee e mondiali. Sei i film in gara per la sezione internazionale, sei i lunghi italiani, 20 documentari (di cui otto stranieri): questi sono i numeri della selezione 2014. Un caleidoscopio al femminile: la selezione dei lungometraggi stranieri propone in maniera quasi monotematica la figura della donna come principale protagonista. E’ “madre-figlia” in Nuwebe (diretto da Joseph Israel Laban), artista ribelle e angosciata in Paradise Cruise (Matan Guggenheim) e in Tempo Girl (Dominik Locher), problematica e sola in The Girl From The Wardrobe (Bodo Kox) e in Wounded (Fernando Franco).
I film italiani in concorso sono: The Stalker di Giorgio Amato sulla violenza alle donne e le commedie CUT del trio Riccardo Romboli, Giulio Valli, Nico di Lalla, Sogni di Gloria del Collettivo John Snellinberg, gli “ecologici” Ci vorrebbe un miracolo di Davide Minnella e La terra e il vento di Sebastian Maulucci e l’action noir The Sweepers di Igor Maltagliati. Molto interessante e varia la selezione dei cortometraggi internazionali e nazionali, alcuni dei quali vantano la presenza di volti noti del cinema e della tv, tra i quali, solo per citarne alcuni: Lorenza Indovina, Massimo Dapporto, Vinicio Marchioni, Sabrina Impacciatore, Federico Tocci, Cristiana Vaccaro, Giorgio Colangeli. Simone Cristicchi e Sergio Rubini.
Recente scoperta nei grandi festival italiani i documentari hanno da sempre costituito un’asse portante della produzione indipendente e per questo costantemente testimoniati dal RIFF. Impegno sociale, ambiente, ma anche mafia e contrasto alle multinazionali sono questi alcuni dei temi affrontati nella sezione italiana dei documentari. Da segnalare Another World di Thomas Torelli che propone un inedito modo di interpretare la realtà proponendo una riflessione sull’interconnessione esistente tra uomo e universo.
Tematiche “eco” toccano “Wangki” di Joana de Freitas Ginori e Matteo Vieille Rivara, incentrato sulla battaglia quotidana del popolo Miskito per preservare l’equilibrio tra uomo e natura e “Iriria – niña tierra” di Carmelo Camilli. A 25 anni dalla sua morte, il regista Ambrogio Crespi riaccende la memoria sulla vicenda Tortora e sull’infame passerella mediatica che fu costretto a subire, con il suo Enzo Tortora. Happy Goodyear di Elena Ganelli e Laura Pesino, propone una riflessione sulle multinazionali portando alla ribalta il caso dell’omonima fabbrica di pneumatici. Di stampo diverso il documentario di Eleonora Marino, La bella Virginia al bagno, un viaggio tra fiere, circhi, luna park e fiere mercantili di fine’800. Non mancano i misteri italiani, di cui si occupa Romagna Nostra, le mafie sbarcano in Riviera di Francesco Ceccoli.
Su Pierpaolo Pasolini si concentra Un intellettuale in borgata di Enzo de Camillis, con un’intervista a Gianni Borgna recentemente scomparso. Chiudono la proposta 2014 Diversa Mente, un’esistenza outsider di Lorenzo Marinelli, Dreaming About Burning Man di Gaia La Rouge, La piccola guerrigliera di Giancarlo Bocchi, Supermanz di Riccardo Papa. Tra i titoli dei documentari esteri Desert Runners di Jennifer Steinman sui corridori dell’estremo; l’originale storia di riconversione urbana di Ruina di Markus Lenz; la “visita” in uno degli ambienti più riservati di tutto il mondo: una prigione afgana per le donne di No Burqas Behind Bars, diretto da Nima Sarvestani. Sarà proprio un documentario a chiudere il festival. L’appuntamento per il Closing Night Film è con Temporary Road (una) vita di Franco Battiato diretto da Giuseppe Pollicelli e Mario Tani. Ospite della serata lo stesso Battiato.
Alcune importanti proiezioni del festival saranno ospitate su www.romefilmmarket.com, la nuova piattaforma dedicata alle pellicole indie provenienti da tutto il mondo promossa dal RIFF che vanta una ricca library fra corti, lungometraggi e doc indipendenti. Sulla piattaforma, fuori concorso, sarà possibile visionare, tra le altre, le opere di Pierre-Yves Borgeaud Viramundo-Un viaggio musicale con Gilberto Gil; di Pino Quartullo Io Donna con Margherita Buy, Massimo Wertmuller, Sergio Rubini, Crescenza Guarnieri, Giampaolo Morelli; di Federico Greco, Nuit Ameruchèn con Gianmarco Tognazzi, Regina Orioli, Fausto Sciarappa, Francesco Scimemi, Alberto Di Stasi;, di Valentina Carnelutti.
E ancora reCuiem con Teresa Saponangelo, Francesco Tricarico, Lydia Biondi, Flavio Palazzoli, Irene Buonomo. Il RIFF, con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura, Creatività e promozione Artistica di Roma Capitale, il contributo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo – DGC e il contributo dell’Assessorato alla Cultura e Politiche Giovanili della Regione Lazio, registra ogni anno crescenti apprezzamenti, di pubblico e critica, per la qualità e l’indipendenza delle opere selezionate.
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La cineasta tedesca riceve la Laurea Honoris Causa all’Università di Firenze e si racconta sul palco in un dialogo a tutto campo con Piera Detassis