Minervini, Bispuri e Delbono rappresentano il cinema italiano in Svizzera

In corso a Losanna presso la Cinemathèque Suisse la rassegna Nouveau Cinéma Italien curata da Maurizio Di Rienzo, che è stata inaugurata il 7 gennaio con Pippo Delbono e Giovanni Senzani e il discusso film Sangue.

La rassegna chiuderà il 29 febbraio. A Delbono è dedicato un focus che comprende oltre a Sangue e Amorecarne fra i film da lui diretti e girati con Iphone, e tre film interpretati, Io sono l’amore di Guadagnino, Pulce non c’è di Bonito, Più buio di mezzanotte di Riso. Altro focus dedicato a Roberto Minervini con la presentazione dei suoi ultimi tre film realizzati fra finzione e realtà e calati in realtà isolate degli Stati Uniti, film ‘lanciati’ dai Festival di  Cannes e Venezia: Low tide, Stop the pounding heart, The other side-Lousiana.

Due i film di Pietro Marcello: il pluripremiato esordio La bocca del lupo e il recente Bella e perduta; due anche di Alice Rohrwacher: Corpo celeste e Le meraviglie, Gran Prix a Cannes 2014. Importante la presenza dell’apprezzato a Cannes 2015 (Semaine) Mediterranea di Jonas Carpignano che purtroppo non ha ancora trovato una distribuzione in Italia.

Ospiti della rassegna, dopo Delbono, saranno il 26 gennaio Laura Bispuri per il suo Vergine giurata, Pietro Marcello per Bella e perduta il 9 febbraio, Alessandro Rossetto e la sceneggiatrice Caterina Serra per Piccola patria in chiusura di rassegna il 29 febbraio. “C’è del nuovo nel cinema italiano? – dice il curatore Di Rienzo – Sì, nonostante il nostro sistema a… quattro cantoni (leggi-compagnie-media-pubblico) non sia bene articolato né regolamentato, anzi sia spesso eccentrico o magmatico. Già, c’è da quasi 10 anni una crescente onda di opere prime e seconde (anche terze) né all’italiana né iper autoriale, mossa da eterogenei sguardi, storie motivate, significativi stili, luoghi –spesso il fertile feroce Sud italico- sostanziati da attori/corpi significanti, da incroci narrativi col tessuto reale (ma non chiamiamolo neo-neorealismo) e personali lampi di ricerca”.