Milano Film Network con i progetti ‘In progress’ e ‘Atelier’

MFN si propone da alcuni anni come progetto produttivo, volto a sostenere il cinema italiano indipendente


Un appuntamento importante per tutto il cinema italiano indipendente a Cannes, presso l’Italian Pavilion dell’Istituto Luce Cinecittà: Milano Film Network ha presentato le attività di distribuzione e di sostegno al cinema italiano in programma nel 2016. MFN si propone infatti da alcuni anni come progetto produttivo, volto a sostenere il cinema italiano indipendente, con In Progress, laboratorio produttivo per progetti di film da sviluppare, e con L’Atelier, fondo di sostegno per lunghi in post-produzione: entrambi i progetti sfociano nei Milano Industry Days by MFN, le giornate del cinema indipendente italiano a Milano, che vedranno la seconda edizione il 2-3-4 dicembre 2016, dopo una puntata pilota di successo nel 2015 (oltre 100 professionisti accreditati da tutta Italia), e che sono organizzate in collaborazione con Lombardia Film Commission.

Sono stati presentati nel dettaglio i due progetti produttivi, con il racconto delle case histories di successo delle passate edizioni, e le giornate professionali di dicembre, con l’intento di portare una riflessione costruttiva su ciò di cui il cinema italiano indipendente ha realmente bisogno in questo momento di grande fermento e rinnovata vitalità. Milano Film Network è il progetto realizzato grazie al sostegno della Fondazione Cariplo che unisce l’esperienza e le risorse dei sette festival di cinema milanesi per offrire una proposta culturale lungo tutto l’anno e una serie di servizi per chi si occupa di cinema e audiovisivo a Milano e in Italia. Il network, nato da un’auto organizzazione dei sette festival di cinema della città di Milano – Festival del Cinema Africano d’Asia e America Latina, Festival MIX Milano, Filmmaker, Invideo, Milano Film Festival, Sguardi Altrove Film Festival, Sport Movies & Tv Fest – mira a includere non solo gli operatori del settore audiovisivo ma anche istituzioni e attori socio-economici, a riconoscimento della valenza del cinema in quanto forma d’arte ma anche settore produttivo che genera ricadute positive sul tessuto urbano.

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15 Maggio 2016

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Alla fine Valeria Golino lo dice chiaramente. "C'è stata unanimità? Quasi". E aggiunge: "Ci sono state lunghe discussioni, ma nessuna decisione è stata presa coi musi", e definisce l'esperienza appena conclusa "faticosa e memorabile". A caldo è abbastanza evidente che la giuria di George Miller ha dovuto fare un bel po' di compromessi. Due particolari rivelatori. Il doppio premio a The Salesman, il bel film di Asghar Farhadi che forse avrebbe meritato la Palma d'oro, e il premio per la regia ex aequo. I premi

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E’ Ken Loach con I, Daniel Blake il re del palmarès di Cannes 2016. Seconda Palma a dieci anni di distanza per il regista britannico, che aveva già conquistato il premio con Il vento che accarezza l'erba. “Cercate di restare forti, per favore. Ci sono persone che faticano a trovare il cibo nel quinto paese più ricco del mondo – ha detto il regista alla premiazione – il cinema serva anche a dare speranza. Un altro mondo è possibile e necessario”. Fanno colore le copiose lacrime di Xavier Dolan e l'esuberanza di Houda Benyamina, vincitrice della Camera d'or. I premi


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