Giunto alla sua 7a edizione, dal 24 al 27 ottobre all’Anteo Palazzo del Cinema il Milano Design Film Festival raccoglie storie di architetti e designer, stili, avanguardie e inchieste su grandi temi sociali. ‘Design as an attitude’ è anche il titolo di uno degli ultimi lavori di Alice Rawsthorn, firma importantissima del giornalismo di settore nonché Guest Curator per l’edizione 2019 del MDFF. La selezione di dieci pellicole operata dalla Rawsthorn risponde a un quesito che la grande critica inglese si è posta subito dopo aver accettato l’invito delle curatrici del festival Antonella Dedini, Silvia Robertazzi insieme a Porzia Bergamasco del festival. Cosa rende un film un “design film”? Pensiamo a un documentario che tratta l’argomento in modo specifico o a un film che parlando d’altro, mostra il design e l’impatto che ha nelle nostre vite? O ancora, si definisce “design film” una pellicola che, proprio per come è stata pensata, girata e montata, rappresenta il design applicato alla cinematografia?
La selezione presentata dalla Rawsthorn dimostra che la definizione di “design film” può essere tutte queste cose, spingendosi a toccare temi come il consumismo, l’industrializzazione o l’inquinamento. Nel film d’apertura The Human Shelter di Boris Benjamin Bertram, la regista danese ci conduce in un viaggio poetico e antropologico per scoprire cosa le persone definiscono casa. Si parlerà inoltre di Intelligenza Artificiale, con una serie di titoli a indagare un futuro tessuto da macchine con trame di algoritmi. Tra i titoli presenti in questa sezione, Elevation il film di Marcus Fairs e Oliver Manzi prodotto da ‘Dezeen’, conosciuto magazine online inglese, sui droni e su come questi abbiamo cambiato la percezione dell’architettura.
Art of Thinking, è la sezione che raccoglie storie trasversali al mondo del progetto come Mirabilia Urbis di Milo Adami che mostra Roma attraverso gli scritti del giornalista e ambientalista Antonio Cederna, dalla ricostruzione post bellica alle baracche fino alle lotte per la casa degli Anni 70. Al design sarà dedicata la serata di apertura (solo su invito per il 23 ottobre al Triennale Milano Teatro), dove verrà proiettata la première italiana di Chair Times. A History of Seating di Heinz Bütler. La pellicola racconta attraverso l’esclusiva collezione di sedie di Rolf Fehlbaum l’evoluzione del prodotto industriale, i protagonisti e le avanguardie che hanno fatto la storia del design. La proiezione sarà introdotta dallo stesso Fehlbaum in conversazione con Stefano Boeri, Presidente Triennale Milano. Ospite speciale, oltre al Sindaco Giuseppe Sala, Alice Rawsthorn, che saluterà gli ospiti e sarà a sua volta protagonista il 24 ottobre alle 11:30 all’Anteo Palazzo del Cinema, di un dialogo con Fehlbaum prima della proiezione della pellicola di Bütler aperta al pubblico. La sua lecture invece è prevista lo stesso giorno alle 20:30 e sarà seguita da Une ville à Chandigarh di Alain Tanner.
Un altro momento importante precederà la proiezione di Ornamento e delitto unico filmato di Aldo Rossi, Gianni Braghieri e Franco Raggi per la regia di Luigi Durissi prodotto in occasione della XIII Triennale di Milano (1973). Il documentario verrà proposto nella versione appena restaurata dalla Cineteca di Bologna. Una serie importante di anteprime per l’Italia affronta il tema dell’architettura. The Real Thing di Benoit Felici racconta il paradossale mondo delle copie: se oggi è possibile vivere in una finta Avenue des Champs Élysées in Cina, questa pellicola oltre a rivelare come si vive una vita vera in un non-luogo, lancia una riflessione su una pratica, quella della copia, antica come l’architettura. The Architectural Passions of Andrzej Wajda di Jacek LinkLenczowski che partendo dall’inedita passione per l’architettura e la cultura giapponese del regista polacco ripercorre la vicenda e la realizzazione del museo d’arte realizzato a Cracovia grazie anche al suo supporto economico.
Per il finissage del festival è stata organizzata una serata speciale: Peter Greenaway, grazie al contributo di Cassina, sarà protagonista con una lecture-spettacolo sull’Ultima Cena di Leonardo da Vinci e dialogherà con lo scrittore Gianluigi Ricuperati sull’influenza dell’architettura nella sua cinematografia. Durante la serata sarà proiettato The Missing Nail. A Vision by Peter Greenaway for Cassina on Leonardo da Vinci’s The Last Supper, incentrato sul “chiodo mancante” del Cenacolo leonardiano. Il programma definitivo con film, guest e talk sarà online su www.milanodesignfilmfestival.com
La 23ª edizione del Festival, dal 7 al 15 dicembre, celebra Glauber Rocha e Francesco Guccini, accende i riflettori sul cinema indipendente e affronta temi di attualità come il gender gap nel settore cinematografico
In programma una Masterclass di Enzo d’Alò e la proiezione del restauro di Vito e gli altri di Antonio Capuano, realizzato da Cinecittà
Tra i protagonisti Michele Placido, Francesco Costabile, Bruno Bozzetto, Marianna Fontana, Marco Amenta. In programma la proiezione del restauro di Milano Calibro 9
La cineasta tedesca riceve la Laurea Honoris Causa all’Università di Firenze e si racconta sul palco in un dialogo a tutto campo con Piera Detassis