La 32/a edizione del Festival del Cinema di Gerusalemme si è aperta la scorsa notte con la proiezione di Mia Madre di Nanni Moretti, all’aria aperta, nella suggestiva Piscina del Sultano antistante le mura della Città Vecchia. Invitato d’onore uno dei protagonisti del film, l’attore statunitense John Turturro, che ha ricevuto un premio di apprezzamento dal sindaco Nir Barkat. ”Tutto ciò mi sembra surreale – ha detto Turturro – Ho sempre desiderato venire a Gerusalemme, ma non pensavo che avrei anche ricevuto un premio”.
All’apertura del Festival hanno presenziato il Capo dello Stato Reuven Rivlin e la ministra della cultura Miri Regev (Likud) che è stata sonoramente contestata da una parte del pubblico. La Regev si è infatti trovata nelle ultime settimane in contrasto con esponenti del mondo della cultura e dello spettacolo per quello che è sembrato loro un tentativo di graduale politicizzazione, mediante la distribuzione o la rimozione di sovvenzionamenti pubblici.
Ad accrescere le polemiche sulla nuova edizione del Festival di Gerusalemme vi è stata l’iniziale inclusione nel programma di un documentario su Igal Amir, l’assassino del premier laburista Yitzhak Rabin. Il film è stato poi separato dal Festival e proiettato mercoledì in una sala diversa.
La 23ª edizione del Festival, dal 7 al 15 dicembre, celebra Glauber Rocha e Francesco Guccini, accende i riflettori sul cinema indipendente e affronta temi di attualità come il gender gap nel settore cinematografico
In programma una Masterclass di Enzo d’Alò e la proiezione del restauro di Vito e gli altri di Antonio Capuano, realizzato da Cinecittà
Tra i protagonisti Michele Placido, Francesco Costabile, Bruno Bozzetto, Marianna Fontana, Marco Amenta. In programma la proiezione del restauro di Milano Calibro 9
La cineasta tedesca riceve la Laurea Honoris Causa all’Università di Firenze e si racconta sul palco in un dialogo a tutto campo con Piera Detassis