La 25ma edizione del Medfilm Festival si terrà dall’8 al 21 novembre a Roma presso il Cinema Savoy, il Macro Asilo, il Nuovo Cinema Aquila e lo Spazio Apollo Undici. La cultura al centro del Mediterraneo, questo è il senso genuino del 25° MedFilm Festival. È un richiamo alla cultura del bello, del giusto, dell’equo, del reciproco, del diverso, dell’accolto.
Ad aprire il festival, Fuori concorso, il nuovo film del regista palestinese Elia Suleiman Il paradiso probabilmente, vincitore della Menzione speciale al Festival di Cannes 2019 e candidato palestinese agli Oscar 2020. Un’opera comica e teorica che si interroga sui concetti di identità e appartenenza. Il Concorso Ufficiale – Premio Amore & Psiche presenta 8 film su: i diritti umani, la violenza contro le donne, l’immigrazione e il diritto d’asilo, i conflitti in Medio Oriente, il corpo e la sessualità. I titoli in programma: il libanese All This Victory di Ahmad Ghossein, il siriano For Sama di Waad al-Khateab e Edward Watts, lo spagnolo The August Virgin di Jonás Trueba, il turco A Tale of Three Sisters di Emin Alper, il greco The Miracle of the Sargasso Sea di Syllas Tzoumerkas, il danese Western Arabs di Omar Shargawi e i tunisini Tlamess di Ala Eddine Slim e The Scarecrows di Nouri Bouzid.
Per il Concorso Cortometraggi – Premio Methexis e Premio Cervantes, curato da Alessandro Zoppo, troviamo 20 film, provenienti da 20 Paesi del Mediterraneo, e diretti da 10 registe e 10 registi.
In collaborazione con l’Ufficio d’informazione in Italia del Parlamento europeo, il MedFilm ospiterà l’8a edizione dei Lux Film Days, con le proiezioni di tre film candidati al Premio Lux 2019: Cold Case Hammarskjöld di Mads Brügger, Honeyland di Tamara Kotevska Ljubomir Stefanov e Il regno di Rodrigo Sorogoyen, film di chiusura del festival.
Grazie alla collaborazione con le Biblioteche di Roma, il Medfilm Festival celebra la sua 25° edizione con una retrospettiva di 13 film curata da Roberto Silvestri che arrivano direttamente dall’archivio storico del Medfilm Festival. Un viaggio tra il cinema dissidente siriano perseguitato (Omar Amiralay e Mohamad Malas), l’alta qualità didattica israeliana (Nadav Lapid), esordi illuminanti (Miguel Gomes, Najwa Najjar, Faouzi Bensaidi), maestri colpevolmente sottovalutati (Nico D’Alessandria, Solveig Nordlund), la vitalità turca e egiziana.
In collaborazione con il MIBAC e LAZIO INNOVA-Regione Lazio si terrà la 3a edizione dei MEDmeetings, dedicati al Fondo di sviluppo Italo Tunisino, e al Nuovo Bando “Lazio Cinema International”. Giovedì 15 novembre si terranno due Masterclass: alle ore 10:30 presso l’aula XI “Villa Mirafiori” con Pietro Marcello e alle ore 15:00 presso l’aula 202 del Dipartimento di Studi Orientali – Edificio Marco Polo con Nouri Bouzid. Confermata per il quinto anno consecutivo la sezione Letture dal Mediterraneo con tre appuntamenti letterari dedicati all’infanzia e all’immigrazione.
Il 25° anniversario del festival coincide infatti con il 40° anniversario della Convenzione Onu sull’eliminazione di ogni forma di violenza contro le donne. Per celebrarlo, Amnesty conferirà il Premio per i diritti umani ad un film presentato nell’ambito della manifestazione.
La 23ª edizione del Festival, dal 7 al 15 dicembre, celebra Glauber Rocha e Francesco Guccini, accende i riflettori sul cinema indipendente e affronta temi di attualità come il gender gap nel settore cinematografico
In programma una Masterclass di Enzo d’Alò e la proiezione del restauro di Vito e gli altri di Antonio Capuano, realizzato da Cinecittà
Tra i protagonisti Michele Placido, Francesco Costabile, Bruno Bozzetto, Marianna Fontana, Marco Amenta. In programma la proiezione del restauro di Milano Calibro 9
La cineasta tedesca riceve la Laurea Honoris Causa all’Università di Firenze e si racconta sul palco in un dialogo a tutto campo con Piera Detassis