Per questa 26° edizione il MedFilm Festival spalanca le porte a tutti. Nell’anno in cui l’inatteso ha bussato alle nostre porte, il MedFilm ha trovato il suo nuovo linguaggio, cogliendo la sfida al cambiamento e facendone ricchezza. Grazie ad una sinergica partnership con la piattaforma MYmovies, tutto il programma sarà disponibile online per il pubblico dal 9 al 15 novembre. Il festival, presieduto da Ginella Vocca e diretto da Giulio Casadei, vede quest’anno la partecipazione di 70 film, in rappresentanza di 30 paesi, di cui 38 film in anteprima italiana, 4 film in anteprima internazionale, 1 film in anteprima mondiale.
“Un nuovo stare insieme” è il tema della 26° edizione del MedFilm Festival, all’insegna del desiderio di ritrovarsi e godere insieme della bellezza condividendo uno spazio di experience cinematografica che unisce i paesi dell’area Euro-Mediterranea, mettendo in contatto l’Italia ed il meglio della produzione cinematografica internazionale, generando luoghi di dialogo creativo a supporto dei nuovi talenti e dei giovani, amplificando ciò che si ode sommessamente, i linguaggi non decifrati: le voci di tutti i popoli, le voci del Mediterraneo. Il MedFilm cambia dunque forma, ma non essenza. La sua essenza, permane: tenace e fiduciosa. Capace di scorgere e creare bellezza. Ed è da qui, dalla chiara impalpabilità di questa essenza che emana un messaggio che oggi, ancor più di ieri, ha bisogno di essere udito: spingerci oltre il noto.
Il Concorso Ufficiale – Premio Amore & Psiche presenta 8 film, per un viaggio cinematografico tra le due sponde del Mediterraneo che toccherà alcuni aspetti cruciali della contemporaneità: l’emancipazione femminile attraverso lo sport nel documentario egiziano Lift Like a Girl di Mayye Zayed, l’emergenza abitativa e la forza dei legami familiari nello spagnolo La última primavera di Isabel Lamberti, le contraddizioni della Turchia di oggi, tra speculazione edilizia e traffico di droga, in Ghosts di Azra Deniz Okyay, la decolonizzazione del passato storico nel film-performance iracheno Sandlines di Francis Alÿs. L’iraniano Careless Crime di Shakram Mokri e l’israeliano The Death of Cinema and My Father Too di Dani Rosenberg, propongono caleidoscopiche riflessioni sul cinema, mentre il francese À l’abordage di Guillaume Brac ed il palestinese Gaza mon amour di Tarzan e Arab Nasser offrono due luminosi inni all’amicizia e all’amore.
Per il Concorso Cortometraggi – Premio Methexis e Premio Cervantes Roma, troviamo 21 film in competizione, provenienti da 18 Paesi dell’area Euro-Mediterranea, e diretti da 12 registe e 10 registi. Il programma affronta tematiche politiche e sociali, storiche e ambientali tra le più urgenti del nostro contemporaneo, dall’integrazione alla manipolazione dell’informazione, dalla gentrificazione dei centri storici alla rimozione nascosta della memoria. Tra i molti eventi speciali spiccano le masterclass con Susanna Nicchiarelli e Babak Karimi.
La 23ª edizione del Festival, dal 7 al 15 dicembre, celebra Glauber Rocha e Francesco Guccini, accende i riflettori sul cinema indipendente e affronta temi di attualità come il gender gap nel settore cinematografico
In programma una Masterclass di Enzo d’Alò e la proiezione del restauro di Vito e gli altri di Antonio Capuano, realizzato da Cinecittà
Tra i protagonisti Michele Placido, Francesco Costabile, Bruno Bozzetto, Marianna Fontana, Marco Amenta. In programma la proiezione del restauro di Milano Calibro 9
La cineasta tedesca riceve la Laurea Honoris Causa all’Università di Firenze e si racconta sul palco in un dialogo a tutto campo con Piera Detassis