“La Legge Cinema appena approvata in via definitiva è un punto d’arrivo importante dopo anni in cui si è parlato di riforma organica del settore”. Valutazione largamente positiva quella di Maurizio Sciarra, che raggiungiamo al telefono mentre è a Palermo, sul set di un nuovo documentario che sta girando per Raiuno. Il regista e presidente della Apulia Film Commission considera significativo che si parli “finalmente di cinema, media e audiovisivo insieme e non più con una sorta di divisione tra arti alte e basse”. E prosegue: “E’ giusto che il prelievo venga da chi utilizza i contenuti per i propri affari ed è giusto sganciare i finanziamenti dalle decisioni della politica”. Tra i punti di forza il “riconoscimento del ruolo e delle funzioni delle Film Commission, un cambiamento che imporrà un innalzamento degli standard”. E le criticità? “Vanno scritti molto bene i decreti attuativi perché sarà questa la parte qualificante rispetto al cinema indipendente e più difficile”. Un altro nodo, sempre secondo Sciarra, è l’antitrust, “ma la legge già va in questa direzione impedendo di creare catene sulla filiera”.
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