Si è svolta sabato 9 ottobre la premiazione della seconda edizione del Matera Film Festival. I diversi riconoscimenti sono stati assegnati da tre diverse giurie: la Giuria Lungometraggi composta da Maria Sole Tognazzi, Roberta Torre , Igort, Roberto De Feo, Paola Squitieri, la Giuria Doc composta da Michela Occhipinti , Steve Della Casa , Marcello Sannino , Antonio Calbi e la Giuria Corti composta da Margareth Madè , Silvia Luzi, Anastasia Michelagnoli.
Il premio al Miglior Lungometraggio è andato a Andromeda Galaxy di More Raça con la seguente motivazione: “Per l’umanità dei personaggi e la delicatezza con cui ha guardato alla difficoltà dell’esistere in un paesaggio storico – politico assai complicati. Per la scelta e la capacità di aver messo in scena il sacrificio di amare e di proteggere qualcuno a costo della propria vita, e di averlo fatto senza cercare le lacrime, ma scegliendo la dignità, il premio come Miglior Lungometraggio va ad Andromeda Galaxy di More Raça”.
Il film kosovaro si aggiudica anche il premio al Miglior Interprete, assegnato al protagonista Sunaj Raça, padre della regista More. Questa la motivazione: “Per aver saputo magnificamente dosare, attraverso le sue eccellenti doti interpretative, la gioia ed il dolore di essere padre. Senza mai far trapelare quest’ultimo di fronte a sua figlia ma riservandolo solo a noi, spettatori della sua disperata lotta per la sopravvivenza”.
C’è anche un po’ di Italia, con il premio alla Miglior Attrice Emergente assegnato a Carlotta Velda Mei, protagonista di Lumina di Samuele Sestieri, “Per averci accompagnato tra le macerie di un tempo sospeso dalla prima sequenza del film. Per un’interpretazione la cui corporeità evidenzia una consapevolezza e una maturità artistica rare per interpreti così giovani”. E anche per la Migliore Opera Prima, ovvero il film Regina di Alessandro Grande.
Il Miglior Documentario è Earth: Muted di Åsa Ekman, Oscar Hedin, Mikael Kristersson: “La giuria all’unanimità ha deciso di assegnare il premio del Miglior Documentario del Matera Film Festival 2021 a Earth: Muted di Åsa Ekman, Oscar Hedin, Mikael Kristersson. Per essere riusciti a trattare una tematica fondamentale con delicatezza e poesia, senza retorica né clamore. Riuscendo al contempo a immergerci nell’intimità delle storie familiari al centro del racconto. Piccole sacche di umanità commovente che cercano di resistere alla devastante distruzione dell’ecosistema con la cura dei loro gesti quotidiani”.
Per la sezione Cortometraggi il premio al Miglior Cortometraggio va a Witness di Ali Asgari: “Per la capacità di mettere lo spettatore faccia a faccia con l’imponderabile e le sue conseguenze. Una regia asciutta e rigorosa che mette in scena il non detto”. Una Menzione Speciale è assegnata a Eggshell di Ryan William Harris: “Con tenerezza il film riesce a raccontare l’immaginario di un bambino ed i sobborghi irlandesi, un supereroe scalcagnato e la sua battaglia. Il focus sullo sguardo dei più piccoli e la cura del sound design disegnano una favola moderna sulla realtà e la fuga”. Premio Miglior Interprete a Fanny Mallette per Louise from 9 to 5: “Abbiamo assegnato il premio come miglior attrice a Fanny Mallette perchè credibile ed espressiva. Capace di coinvolgere il pubblico e renderlo partecipe del racconto. Colpisce la recitazione e l’uso del corpo in relazione continua con gli oggetti e gli spazi scenici del film. Fanny Mallette è in grado di creare un’immediata empatia con lo spettatore”.
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