Massimo Vigliar ricorda Sepúlveda

Massimo Vigliar, produttore di Nowhere, regia di Luis Sepúlveda, piange lo scrittore cileno: "Mi piace ricordare la sua emozione nel conoscere Ettore Scola e la sua passione per Sandokan"


Massimo Vigliar, produttore di Nowhere, regia di Luis Sepúlveda realizzata nel 2002, ricorda una frase che lo scrittore cileno, oggi scomparso, amava tanto: “La libertà è uno stato di grazia e si è liberi solo quando si lotta per conquistarla’. È inutile ed ovvio parlare del combattente, del suo impegno per l’ambiente, della sua grandezza di scrittore o della sua generosità con i colleghi, specialmente latino-americani. Mi piace ricordare due momenti personali: l’emozione nel conoscere Ettore Scola e la sua gioia nel leggere Sandokan ai miei figli. Salgari era uno dei suoi miti”.

Nowhere con Harvey Keitel, Angela Molina, Jorge Perugorría, Luigi Maria Burruano, Leonardo Sbaraglia, Andrea Prodan, Daniel Fanego, Caterina Murino è ispirato al romanzo dello stesso Sepulveda Incontro d’amore in un paese in guerra. Siamo negli anni ’80 in un paese latinoamericano. Il dittatore di turno ha ideato un piano sinistro per giustificare la permanenza dei militari al potere. I suoi servizi segreti sequestrano un gruppo di oppositori formato da uno studente appassionato di boxe (Leo Sbaraglia), un cuoco omosessuale (Daniel Fanego), un professore disilluso (Andrea Prodan), un operaio amante del bolero (Jorge Perugorría) e un barbiere che preferisce il tango (Luigi Maria Burruano). Per ordine del dittatore i prigionieri vengono condotti in una vecchia stazione ferroviaria sperduta nel deserto, chiamata “Nessun Posto”, e affidati alla sorveglianza di un plotone di soldati non meno spaesati dei detenuti in quei solitari paesaggi. Ma anche lì i prigionieri riescono a salvaguardare il calore e il senso lucido dell’esistenza. Con l’aiuto di uno strano avventuriero, chiamato il Gringo (Harvey Keitel), che preferisce l’intelligenza dell’ironia alla vigliaccheria del cinismo, di un uomo del deserto che è un attivo militante della resistenza e di una bella ragazza che fa della lotta clandestina una sorta di continuo omaggio al compagno ucciso, i prigionieri progettano una fuga che si rivelerà indimenticabile tanto per gli oppressori che per coloro che conoscono il vero e inquietante spirito della libertà.

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16 Aprile 2020

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