Maselli, Blier, Cardinale, Lelouche la ricordano

“Una grande professionista impeccabile”. Questo il ricordo di Citto Maselli che diresse Annie Girardot nel film Il sospetto del 1975. “Ha lavorato con i più grandi registi italiani e con tutti è stata sempre all’altezza”. Maselli l’ha incontrata per l’ultima volta qualche tempo fa ad una cerimonia in ricordo di Marco Ferreri con il quale l’attrice fu protagonista de La donna scimmia del 1964.

“Era una persona divertente e dolorosa al tempo stesso. I francesi la ricordano soprattutto per le commedie in cui ha lavorato, che le hanno dato una grande popolarità. Ma era piena di emozione e di sofferenza”. Così il regista Bertrand Blier “sotto shock” per la morte dell’attrice che ha diretto in Merci la vie nel ’90. “Rimpiango solo di non averla contattata prima, pensavo di non avere un ruolo abbastanza importante per lei”.

“Dopo lo choc per la morte di Mario Monicelli, ora Annie Girardot, è terribile”, ha detto all’Ansa Claudia Cardinale. “E’ davvero terribile, provo una grande tristezza. Ho girato un unico film con lei, Rocco e suoi fratelli, anche se non avevamo nessuna scena insieme. Io la considero un’attrice straordinaria. Ci siamo viste tantissimo, anche nell’ultimo periodo quando stava male, quando non mi riconosceva. Mi abbracciava ma non sapeva chi fossi”.

“Era una donna perfetta, altrettanto straordinaria davanti e dietro la macchina da presa”, dice Claude Lelouch intervistato da una tv francese. “Faceva venire la pelle d’oca. Forse è stata la più grande attrice del cinema francese del dopoguerra”. Il regista ha diretto Annie Girardot nei Miserabili, il film che è valso il Cesar nel 1996.