Martone: “Il segreto su Elena Ferrante è un gesto artistico”

A 23 anni dalla sua uscita, la Festa del Cinema di Roma presenta la versione restaurata de L'amore molesto di Mario Martone


A 23 anni dalla sua uscita, la Festa di Roma presenta la versione restaurata de L’amore molesto di Mario Martone, che sarà presto in dvd e blu ray oltre che in sala, con proiezioni evento. Un film rimasto nella memoria degli spettatori che nel 1995 vinse tre David di Donatello (Migliore regia, Miglior attrice protagonista Anna Bonaiuto e Miglior attrice non protagonista Angela Luce) e un Nastro d’argento (Migliore attrice protagonista). E che ora, sull’onda del successo planetario de L’amica geniale, sta vivendo una seconda giovinezza, con un’uscita anche negli States.

Mario Martone, all’epoca alla sua opera seconda, ne ha parlato in un incontro col pubblico condotto da Concita De Gregorio. “Non so chi sia Elena Ferrante, non lo sapevo all’epoca e lo ignoro oggi – ha detto il regista napoletano – del resto la sua opera è l’insieme della sua scrittura e del segreto sulla sua identità, restare in incognito è un gesto da artista contemporaneo”. Martone ha raccontato il fruttuoso incontro con il primo romanzo della misteriosa scrittrice, edito da una piccola casa editrice, e/o. “Me lo consigliò Fabrizia Ramondino, scrittrice scomparsa dieci anni fa, con cui avevo scritto  il mio primo film Morte di un matematico napoletano. Un giorno Fabrizia mi dà questo libro di una scrittrice sconosciuta, io me lo porto a New York e lo leggo di notte, in preda al jet lag. Dalle sue pagine mi arriva Napoli attraverso la forma dei suoni della città: benché scritto in italiano, fa risuonare quel dialetto che può essere dolce o molesto”.

Tra i motivi che lo hanno spinto a fare suo quel progetto, proprio la presenza di uno splendido e contraddittorio personaggio femminile, Delia, resa nel corpo a corpo con la madre trovata morta in circostanze oscure su una spiaggia con indosso solo un reggiseno rosso. “Il personaggio centrale mi dava la possibilità di realizzare un film con Anna Bonaiuto come protagonista. E lei l’ha interpretato in maniera leggendaria. Tutto il cast era straordinario, con Angela Luce e Licia Maglietta, Peppe Lanzetta, Gianni Caiafa”. Anna Bonaiuto racconta di essersi innamorata a prima vista del personaggio della madre. “Avevo una fascinazione per lei, provavo simpatia e compassione, volevo interpretarla, mentre Delia – lo ammetto – non mi era simpatica, ma i legami tra attori e personaggi sono spesso tortuosi. E Mario era fermamente convinto che dovessi essere Delia”. 

Martone racconta lo scambio epistolare condotto all’epoca con Elena Ferrante attraverso la casa editrice. “Ci siamo scritti delle lettere importantissime che adesso saranno pubblicate nell’opuscolo che accompagnerà il dvd. L’editore mi disse che la Ferrante voleva leggere la sceneggiatura, io accettai ma le chiesi di dirmi quello che pensava. E lei mi rispose, punto per punto. Ci scambiammo due, tre lettere. Poi, quando il film fu fatto, non volle venire alla proiezione privata e pensai che non l’avesse visto o che non le fosse piaciuto perché sparì. Anni dopo mi avvisarono che in un suo libro di scritti brevi, La frantumaglia, c’era anche una lettera incompiuta e mai spedita indirizzata a me. È una lettera magnifica sul rapporto tra cinema e letteratura. Così ho saputo che il film le era piaciuto e so che quando si è trattato di fare L’amica geniale mi ha indicato accanto ad altri nomi, tra cui quello di Saverio Costanzo”.

Oggi L’amore molesto torna in un restauro digitale che recupera l’uso del bianco e nero inizialmente pensato da Martone per le numerose scene dell’infanzia di Delia. “Volevo che il passato fosse in b/n poi con Luca Bigazzi optammo per una decolorazione, adesso ho provato a riportarlo all’origine. Così il risultato è più duro e radicale, credo più vicino allo spirito del romanzo”.

Primo film prodotto dalla Lucky Red, L’amore molesto fu l’unico italiano in concorso a Cannes quell’anno. 

 

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26 Ottobre 2018

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