Marketing e cinema: come si promuove davvero un film?

Marketing e cinema. Come riaccendere la voglia di film? è la domanda che si pone il numero di novembre di 8 ½, il bimestrale dedicato a numeri, visioni e prospettive del cinema italiano


Si possono innovare i modi e le forme con cui i film vengono promossi e comunicati? Con questa riflessione importante e non più procastinabile si apre il numero di novembre di 8 ½, il bimestrale dedicato a numeri, visioni e prospettive del cinema italiano, edito da Istituto Luce Cinecittà in collaborazione con la DG Cinema del MiBACT e Anica. Pur riconoscendo al marketing un ruolo secondario rispetto a quello di primaria importanza attribuito al valore intrinseco del film, il magazine scandaglia le ragioni per cui l’attività di promozione delle pellicole in Italia è ancora vista come una comunicazione di routine e non un lavoro di spicco al pari della produzione stessa dell’opera. Nonostante le strategie web abbiano fatto passi da gigante in tutti i settori e il marketing non venga più guardato come una Cenerentola, l’impressione è che da noi non si possa ancora parlare di marketing cinematografico vero e proprio. A cercare di spiegare le difficoltà del mestiere sono stati chiamati i responsabili marketing di tre importanti realtà: Massimo Proietti di Universal, Sonia Dichter di 01 e Damiano Ricci, Bim. Tutti concordi che sia la rete Internet il palcoscenico su cui giocarsi la partita della promozione in Italia.

Cercano di offrire un quadro diverso a cui potersi ispirare, invece, le strategie comunicative utilizzate per quattro titoli molto diversi tra loro che il bimestrale organizza in case history. Se per l’ultimo capitolo del franchise Avengers, la Disney ha potuto contare su una fan-base solida e ampissima pronta a comprare tutto il commercializzabile a marchio Avenger, dai cosmetici alle bibite; Juno, delicata commedia su una ragazza madre diretta da Jason Reitman è entrata nel cuore della stampa grazie al telefono a forma di hamburger che la Fox regalò ai giornalisti alla fine della proiezione. Lo stesso utilizzato dalla protagonista, Ellen Page. Atmosfere fantasy d’antan per la nuova serie Netflix, Luna Nera che già stuzzica la curiosità di molti volendo mettere insieme il genere drammatico in costume con il soprannaturale. A fare da cornice, la caccia alle streghe in Italia del XVII secolo. Infine il titolo usato come chiave di fruizione di Loro 1 e 2, il film di Paolo Sorrentino su Silvio Berlusconi in cui “loro”, plurale per il popolo, si contrappone al singolare “lui”, l’oggetto vero di indagine del film. Quali siano le strategie di lancio delle distribuzioni italiane lo spiegano poi altri protagonisti della nostra filiera cinematografica come la produttrice Indigo Francesca Cima, il responsabile marketing Fox Andrea Cuneo, lo head of theatrical distribution and marketing Lucky Red Gabriele D’Andrea e la senior vice president of joint marketing Warner Bros. Barbara Pavone.  Mentre Alessandra Tieri riflette sul fenomeno degli influencer, Nicole Bianchi stila una sorta di decalogo del trailer sbagliato attraverso le testimonianze di tre professionisti del settore: Paolo Balestrazzi, Federico Mauro e Edoardo Massieri.

Tema portante dell’Inchiesta del periodico, di cui Gianni Canova è direttore editoriale, è Lo sport nel cinema italiano. Da sempre i film italiani faticano a raccontare il gesto atletico preferendogli la parodia, la satira e la nostalgia. Dopo un breve excursus che va dai film degli anni ’10 al nuoto sincronizzato raccontato in Cloro di Lamberto Sanfelice, 10 nomi autorevoli svelano qual è il loro film sportivo nazionale preferito e perché. Fanno parte della compagine Fausto Brizzi, Francesco Patierno, Laura Delli Colli, Pietra Detassis, Antonio Monda, Alessio Maria Federici, Antonietta De Lillo, Mario Martone, Andrea Purgatori, Alessia Barela. Quattro sportivi dicono la loro sul tema: sono il pallavolista Andrea Lucchetta, la calciatrice Rosalia Pipitone, il pugile Patrizio Oliva e il tennista Adriano Panatta. 

Ma il numero 47 rende anche omaggio, nella rubrica Ricordi, a due importanti intellettuali recentemente scomparsi: ‘O professore Luciano De Crescenzo e Andrea Camilleri, lo scrittore, drammaturgo, regista nonché padre del Commissario Montalbano. Senza dimenticare lo sceneggiatore Mattia Torre, e gli attori Ilaria Occhini e Carlo Delle Piane. Un tocco di leggerezza lo porta la cine ricetta numero 5 quella della rubrica Il gusto del cinema, dedicata al rapporto tra cinema e cucina, stavolta a cura di Rocco Papaleo. Più che un piatto, ovvero la pasta e fagioli sfritta, l’artista racconta la filosofia dello sponz, quando due persone o cose entrano in contatto per un tempo così lungo da contagiarsi a vicenda. Si “sponzano”, appunto.

Ricca di aneddoti la sezione Anniversari, in cui a essere analizzato, a 50 anni dall’uscita è La caduta degli dei di Luchino Visconti, film di ardua produzione di cui viene ripercorsa la faticosa genesi. Occhi puntati su Hong Kong per il Focus che mette da parte la drammatica situazione di proteste civili per fotografare lo stato dell’industria cinematografica nazionale e svelarne la scena indipendente, dove il genere documentario ha rafforzato la sua importanza negli ultimi anni. Un altro genere, il poliziottesco è invece al centro dell’articolo di Cristiana Paternò dal titolo L’Apocalisse a Roma che partendo dal saggio di Matteo Santandrea, “E’ stata Roma”, allarga la riflessione tra la storia criminale delle Capitale e la rappresentazione che il cinema ne dà nei film di genere più datati fino ad arrivare alle serie tv come Romanzo criminale e Suburra. Per lo spazio dedicato a Internet e Marketing questa volta Carmen Diotaiuti illustra la nuova app di Italy for Movies, nata per festeggiare l’apertura del portale anche al pubblico di viaggiatori e non solo a produttori e location manager. Ora infatti i luoghi del cinema italiano sono a portata di smartphone e catalogati all’interno di itinerari di viaggio tematizzati.Infine Pro e Contro analizza, tra il serio e il faceto, la mania per le classifiche cinefile, classico gioco di fine anno. 

A curare il progetto grafico della testata, nella versione cartacea e online, è 19Novanta Communication Partners. Sul sito www.8-mezzo.it è possibile curiosare tra cinque sezioni: homepage, redazione, download del magazine, reprint e contatti.

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19 Novembre 2019

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