Parla di arte e celebrità, ma anche di fortuna, la docu-commedia Con Artist, in concorso all’Altro Cinema e dedicata alla figura eclettica e contraddittoria di Mark Kostabi. Artista di fama internazionale che negli anni ’80 era considerato l’erede di Andy Warhol, ma col tempo è arrivato ad incarnare il lato oscuro del sogno americano.
Capace di vendere più di mille opere all’anno, i suoi quadri hanno tutti una caratteristica unica e stravagante: non sono dipinti da lui, ma dalla sua factory, la “Kostabi World“, fondata nel 1988 e composta da decine di impiegati di bottega che realizzano i suoi progetti. Particolarità che lui, del resto, dichiara apertamente. Ed è difficile capire se è un modo provocatorio di affrontare il tema della mercificazione dell’arte, o piuttosto l’ennesima operazione furba di un “business artist”, come lui stesso ama definirsi nel documentario. Oltre che pittore, Kostabi è anche scrittore, compositore e produttore televisivo. Nel corso della sua attività, ha disegnato copertine di dischi, orologi per la Swatch nonché accessori per il computer.
Realizzato da Michael Sladek, video artista oltre che regista, il documentario segue l’ascesa al successo dell’artista, a partire dal periodo colorato della pop art e durante gli anni esplosivi del post- punk. Un talento nell’autopromuoversi a suon di stravaganze, che col tempo si è perfezionato. Fino ad arrivare, oggi, ad essere il protagonista di uno show televisivo in cui chiede agli spettatori a casa di dare un nome alle sue opere. O il creatore di un’installazione nella quale l’inserimento di una moneta fa aprire una finestra e guardare la bottega dove il suo staff lavora ai quadri.
Una carriera costellata dal narcisismo e dall’ossessione della cultura americana per il denaro, che compare tra l’altro rappresentato in molte sue opere, dove i protagonisti sono figure umane senza volto e senza tempo, simboli della spersonalizzazione umana ma anche dell’universalità della sua arte. Storie di solitudine, confusione e isolamento che omaggiano, con evidenti riferimenti, i grandi maestri della storia dell’arte europea.
Il documentario nel quale si contano, tra le altre, le apparizioni di Bill Clinton, Jeff Koons, Dennis Miller e Papa Benedetto XVI, ha ricevuto una menzione speciale della giuria allo scorso Tribeca Film Festival.
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La redazione va in vacanza per qualche giorno. Riprenderemo ad aggiornare a partire dal 2 gennaio. Auguriamo un felice 2018 a tutti i nostri lettori.
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