Mentre Cannes è veramente alle porte, gli altri direttori dei festival internazionali moltiplicano gli sforzi alla ricerca di titoli interessanti e di nuove tendenze. In questa ricerca non sfigura il cinema italiano, come dimostra il quartetto selezionato per Cannes, con due film in corsa per la Palma d’oro: Il Caimano e L’amico di famiglia. Cinecittanews ha chiesto al direttore della Mostra del Cinema di Venezia, Marco Müller, qualche anticipazione sul programma 2006. Insomma, cosa vedremo al Lido dal 30 agosto al 9 settembre?
Si parla di un anno d’oro per il cinema italiano. Lei è d’accordo con questa valutazione?
Assolutamente sì. È un anno eccezionale per il cinema italiano e i film più forti hanno trovato conferme sia ai Nastri d’argento che ai David di Donatello. Inoltre i film che vedremo nei prossimi mesi sono completamente diversi da quelli premiati dal pubblico e da quelli che sono piaciuti ai critici e che gli addetti ai lavori hanno voluto premiare. Infine la quantità: non ci sono più soltanto dieci film italiani con dieci diversi stili e punti di vista, ma 50 opere ciascuna con una sua visione e prospettiva.
Cosa pensa della selezione italiana a Cannes?
Un film, Il Caimano, è di sicuro uno dei film dell’anno perché è importante per tutto il cinema italiano e lo coinvolge nel suo insieme. La scelta di Sorrentino, d’altro canto, dimostra che questo autore è cresciuto ed è diventato uno dei registi di punta della scena internazionale oltre che nazionale. Ma posso anticipare che altri film italiani importanti li vedremo a Venezia, come accadde l’anno scorso, del resto.
A che punto siete con la Mostra del cinema?
A buon punto. Abbiamo già visto il doppio dei film rispetto all’anno scorso. Ci rendiamo conto che dobbiamo impegnarci molto per fare le scelte giuste e puntare, come è accaduto nel 2005, su film di successo e di grande impatto.
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