Il supernatural thriller Fairytale, diretto da Ascanio Malgarini e Christian Bisceglia, prodotto dalla Onemore Pictures di Manuela Cacciamani e da Rai Cinema, fa parte del progetto editoriale di genere “Web Movies” presentato da Rai Cinema e Cubovision di Telecom Italia al recente Festival di Roma.
Il progetto, nato nel 2010 da un’idea di Paolo Del Brocco, AD di Rai Cinema, si pone come obiettivo quello di coinvolgere produzioni e autori giovani per la realizzazione di film cosiddetti di genere, a basso costo, destinati al web.
Fairytale è stato visibile, e così avverrà per gli altri titoli, gratuitamente per 15 giorni sulla piattaforma Cubovision. In seguito sarà disponibile (sempre gratuitamente) su Rai Cinema Channel e su altre piattaforme, compreso YouTube. I film saranno poi visibili a pagamento su iTunes, successivamente distribuiti in home video e infine trasmessi su Rai Movie.
Fairytale, ci spiega la produttrice Manuela Cacciamani, “è stato girato interamente a Latina in quattro settimane e poi lavorato in computer grafica. Comincia con una fiaba e una donna misteriosa, non si sa se angelo o strega”. E ci sono una bimba, Helena, ammaliata dall’arrivo della ‘Fata dei denti’ e sua madre Sophia, interpretata da Harriet Mac Masters Green, che assiste impotente al trasformarsi di un’innocente storiella per bambini in un incubo che arriva da lontano.
Che cosa intende per ‘utilizzo delle 3T’ ?
Il film italiano di genere per rinascere deve oggi far confluire in sé queste tre “T”: Trama, Tradizione, Tecnologia. Innanzitutto una sceneggiatura perfetta che cura i risvolti psicologici dei personaggi, che tocca corde profonde. Poi l’incontro con la grande tradizione del nostro cinema in termini di regia, di supporto tecnico e attoriale, di linguaggio. E infine le nuove tecnologie digitali che mettono in scena la storia in un modo fino a oggi impensabile.
Quale è l’apporto di queste tecnologie?
Si crea dal nulla quello che non c’è. Esseri soprannaturali così come intere città che prendono vita grazie a software speciali. Avete presente Inception? E poi si può riprenderli a 360° come se fossero reali. Fairytale, il nostro primo lungometraggio è la conferma che queste tecniche non sono incompatibili col cinema autoriale, ma rappresentano una nuova ricchezza espressiva.
Prima di Onemore Pictures, chi ha sviluppato in Italia questo modo di produrre?
Dario Argento, soprattutto con Suspiria, che si potrebbe definire horror espressionista, ma con quelle che erano le tecniche e gli effetti speciali di un tempo. Un vero capolavoro. Per il resto non ci sono esempi significativi. E questo succede perché è difficile, se non raro, trovare produttori in Italia preparati sul genere e per gli alti costi che vengono loro proposti dagli studi di animazione e Vfx.
“Fairytale” è costato molto?
Al contrario, perché Onemore riesce a produrre a costi contenuti, seppur consolidando la regola delle ‘3T’ grazie al know how dei suoi partner. Sono cresciuta tra le mura di Cinecittà con la sua tradizione cinematografica e ho il supporto di Direct 2 Brain, un’altra società di cui sono socia e AD, che è leader nella produzione di effetti visivi digitali in Italia. Le posso assicurare che lavorare con il team creativo della Direct 2 Brain è una vera esperienza “soprannaturale”.
Il film è stato girato tutto a Latina, quale il motivo?
I cieli e le atmosfere metafisiche si sposavano perfettamente con la suspense dell’opera. E poi c’è un motivo di affetto: a Latina c’è una delle nostre sedi. E’ una città che amiamo e che non è mai stata abbastanza valorizzata nonostante gli importanti monumenti razionalisti.
Dove verrà distribuito “Fairytale”?
Il film è già nelle sale in Turchia da 12 settimane e a soli cinque mesi dalla sua realizzazione è stato venduto in Usa, UK, Corea, Australia, Serbia e Colombia, grazie anche all’impegno di Rai Trade che si occupa delle vendite estere. In Italia, i cui diritti sono di Rai Cinema, è disponibile su web.
Progetti futuri della Onemore Pictures?
Sto producendo un altro lungometraggio con Rai Cinema dal titolo Neverlake per la regia di Riccardo Paoletti, questa volta protagonista è la Toscana. E in preparazione ne ho un altro che ha l’ambizione di essere un fantasy-Sci Fi.
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