Manthomex: un italiano per le Ninja Turtles

Esce il 7 luglio Tartarughe Ninja 2: Fuori dall’ombra, il reboot dello storico franchise che ha appassionato i ragazzi di almeno tre generazioni è ormai giunto al secondo capitolo e a pieno regime, con una trama semplice e lineare e il solito carico di azione e battute senza sosta abbinato a personaggi – sia buoni che cattivi – dal design pittoresco e accattivante, l’ideale per la produzione di giocattoli e merchandise che costituirà come sempre una grossa fetta dei guadagni che il film farà fruttare. Fa piacere sapere che c’è un italiano tra i vincitori del concorso indetto da Talenthouse e Paramount Pictures per disegnare l’artwork legato alla promozione internazionale della pellicola.

E’ Mauro ‘Manthomex’ Antonini, con l’opera  Ninja Turtles vs Bebop and Rocksteady – Day and Night che viene esposta (insieme ad altre) nel corso delle anteprime del film in giro per il mondo. Antonini ha col cinema un forte legame: inizia la sua attività di cartoonist nello studio del Maestro Sergio Stivaletti per il fumetto The Invisible Man, utilizzato nel cortometraggio Hollywood Party. Tra le sue creazioni più seguite c’è il webcomic Piccioncinema, (http://piccioncinema.deviantart.com/), fortemente citazionista del mondo della celluloide, ed è anche autore di reportage a fumetti sulla lavorazione di blockbuster hollyowoodiani (quello su Godzilla, per il quale Antonini è stato invitato sul set, è stato pubblicato sul portale Everyeye.it).

“Ma a un certo punto della vita devi smettere di essere ‘Teenage’ come le Ninja Turtles – dice l’illustratore –  Ho una laurea triennale in Storia del Cinema e una magistrale in Filmologia, centinaia di recensioni e saggi pubblicati su riviste del settore e libri, ma mi sono reso conto che non riuscivo a monetizzare abbastanza per campare autonomamente. Ho iniziato a credere di più nei fumetti, che inizialmente per me erano solo un hobby collaterale, soprattutto perché sono entrato in contatto con il mercato americano. Ti chiedono – o ti propongono – un prezzo per ogni pagina a fumetti che realizzerai, e quanto sei flessibile sulle scadenze. E’ tutto molto pratico: qualità, velocità, prezzo. ‘Se sei bravo a fare una cosa, non farla gratis’ diceva il Joker in quel film, no? In ambito di giornalismo cinematografico, invece, fin troppo spesso il lavoro è pagato poco (quando non pagato per nulla) e il compenso consiste solo nel vedere l’anteprima del kolossal o nel farsi la foto abbracciati all’attore di turno, e a molti va anche bene così.  Ho sempre trovato melenso – continua poi – quando gli attori e i registi dicono di essere fan sfegatati dei loro personaggi dall’infanzia ma nel caso delle Tartarughe Ninja mi trovo a fare lo stesso anch’io: sono nato nel 1980 e ho preso il fenomeno in pieno: tutti i film, i cartoon, i fumetti, i videogiochi, le action-figures. Trovo che siano importanti nella crescita dello spettatore medio: il passaggio ideale tra gli animali buffi come i personaggi Disney e i super-eroi della Marvel e della DC. Il prodotto perfetto per l’età di passaggio”. 

Foto: M.L. Papaleo