Anticipato ottime recensioni americane, arriva alla Festa del Cinema di Roma Manchester by the Sea di Kenneth Lonergan, interpretato da Casey Affleck e Michelle Williams, per poi approdare in sala il prossimo 1°dicembre, distribuito dalla Universal Pictures. Dramma molto ben orchestrato, con qualche concessione alla lacrima facile – notevole l’interpretazione di Affleck – parla di un uomo costretto ad affrontare gli ingombrati demoni del suo passato quando suo fratello, malato di cuore, muore nominandolo tutore del nipote 16enne. Lui, che era fuggito da un fardello troppo doloroso da sopportare, è costretto a tornare nella cittadina dove è nato e cresciuto (la Manchester del titolo è quella situata sulle coste del Massachussets) per sbrigare tutte le pratiche del caso e risolvere la situazione. Qui incontrerà la sua ex moglie e dovrà cercare di uscire, almeno per affrontare l’emergenza, dal nascondiglio esistenziale nel quale si era fino a quel momento rifugiato.
A parlare del film e dei suoi protagonisti è il regista, che dice: “inizialmente avevo pensato a Matt Damon, ed era concretamente coinvolto, ma poi i tempi non hanno coinciso. Affleck è comunque uno dei miei attori preferiti e sono stato molto contento della sua partecipazione. Qualcuno di voi giornalisti parla di Oscar, è una cosa molto bella, ma io non ci penso. Quello che mi interessa è che il film piaccia”. In effetti la prova dell’attore è molto toccante, nel dipingere un uomo sentimentalmente cristallizzato, ma senza rinunciare anche all’ironia: “nessun’opera d’arte è veramente riuscita senza un po’ di ironia – dice il regista – salvo dei casi veramente sporadici di grandi maestri. Affleck mi chiedeva se il suo personaggio dovesse risultare cattivo, ma io dicevo di no. La sua vita è distrutta e quello è il suo modo di reagire al dolore. Ognuno ne ha uno. Il personaggio di Michelle Williams ad esempio prova a reagire e a ricostruirsi una vita. Ma lei porta solo il peso della tragedia senza quello della colpa. Comunque scrivo i personaggi maschili e quelli femminili nello stesso modo. Lui cerca di fare tutto quello che può. Non scappa quando il fratello è in difficoltà. E’ disposto a tornare in città anche se la cosa gli fa paura, può essere un buon amico per suo nipote ma non può essere suo padre, non ce la fa a prendersi sulle spalle la responsabilità di una persona”.
Completano il quadro una fotografia livida che esalta il fascino tempestoso della location e una colonna sonora di grande atmosfera: “abbiamo usato il digitale come fosse pellicola – dice ancora Lonergan – cercando di catturare l’ambiente, e abbiamo rimescolato le carte in fase di montaggio creando dei flashback che aumentano la tensione drammatica. Per il resto siamo rimasti fedeli alla sceneggiatura. La musica ha un valore diegetico, seguo l’istinto e solo a posteriori mi chiedo il perché delle mie scelte. Non necessariamente deve sottolineare il ritmo della scena, a volte agisce per contrasto, facendo da contrappunto. La musica è come il mare: può essere tranquillo o agitato indipendentemente da quello che accade nella nostra vita. Il protagonista ha vissuto grandissime tragedie, ma il mondo attorno a lui continua a girare”.
Sono 42.191 le persone che hanno partecipato a eventi di Alice, 20.260 i biglietti emessi, 11.031 gli accreditati, 10.900 le presenze tra le proiezioni a ingresso libero e gli eventi
Nei 4 giorni di mercato il Mercato Internazionale dell'audiovisivo ha registrato un incremento generale di più del 6% dei dati numerici: 1500 sono stati i partecipanti, 58 i paesi rappresentati, più di 500 fra produttori e commissioning editors, circa 350 buyers, 130 international sales agent, 42 progetti di film, serie drama e doc and factual. 100 i titoli proposti sul mercato internazionale: con circa 20 anteprime mondiali di mercato e 16 di work in progress in What’s next Italy per un totale di circa 140 market screenings (+ 7%)
In chiusura delle attività del MIA-Mercato internazionale dell’audiovisivo è stata presentata agli operatori del settore la nuova gestione dei Fondi Cinema che è stata affidata a Istituto Luce Cinecittà a partire dal prossimo 1° novembre. Il nuovo soggetto responsabile è stato individuato nell'ambito dell'attività di supporto e complementari al MiBACT, e in conformità con quanto previsto dalla Legge 111/2011 e dall’atto di indirizzo del 17 maggio 2016. Gli interventi di Nicola Borrelli, Roberto Cicutto, Claudio Ranocchi e Francesca Alesi
"Dopo La tigre e la neve ho fatto tante altre cose, ho trasmesso la poesia di Dante usando la mia popolarità, undici anni dopo, sono pronto per fare un nuovo film magari con Tom Hanks, che ha detto di voler lavorare con me, lo considero uno dei più grandi attori di tutti i tempi. Il mio nuovo film sarà di un'allegria sfrenata". Roberto Benigni si concede al pubblico della Festa di Roma, nella giornata di chiusura, in una lunga conversazione con Antonio Monda che tocca tanti temi, compresa la recente visita alla Casa Bianca: "Come si fa a dire no a Obama?"