Il 10 dicembre al Cinema Massimo Mamadou Kouassi, ispiratore del film Io Capitano di Matteo Garrone, riceverà il 22mo Premio Maria Adriana Prolo. Il riconoscimento consegnato dall’Associazione Museo Nazionale del Cinema – AMNC avviene in occasione della Giornata Mondiale dei Diritti umani e sarà seguito dalla proiezione del film.
Oltre a Mamadou Kouassi, ci saranno anche Silvia Luciani, direttrice di Mondo Niovo 18-24 ft/s, Valentina Noya, vice presidente di AMNC, e Davide Ferrario, regista e presidente onorario di AMNC. Interverranno poi Maria Rita Cardillo, Francesco Marcello e Martina Vozza del Centro sociale ex Canapificio e Movimento migranti e rifugiati di Caserta.
“Il 2023 è stato un anno nodale per l’AMNC, non solo per il 70° anniversario. Come programmato a fine 2022 con il Premio Prolo a Markus Imhoof, l’associazione ha avviato un importante processo di rinnovamento che ha coinvolto lo staff – commentano Valentina Noya e Vittorio Sclaverani, vicepresidente e presidente AMNC – e ha permesso di costruire nuove partnership e progettualità con l’obiettivo di essere più vicini, come rappresentanti del mondo culturale, alle urgenze del nostro presente. Con questo spirito, per la Giornata mondiale dei Diritti umani, abbiamo deciso di assegnare il Premio Prolo all’attivista Mamadou Kouassi Pli Adama che ha ispirato la storia principale di Io Capitano. Siamo molto contenti di questa scelta non solo per il legame con il cinema, ma per la comunità di persone che Kouassi rappresenta attraverso l’agire del Centro sociale ex Canapificio e il Movimento migranti e rifugiati di Caserta. Il numero speciale di Mondo Niovo 18-24 ft/s racconta bene il nostro modo di lavorare, in rete con le istituzioni, le organizzazioni, le autrici e gli autori che in questi anni abbiamo conosciuto e che hanno saputo raccontare da diverse angolazioni il fenomeno delle migrazioni”. La storia di Mamadou Kouassi, mediatore culturale, attività del Centro sociale ex Canapificio e del Movimento migranti e rifugiati di Caserta, ha ispirato Garrone per il suo ultimo film presentato in anteprima all’ultima Mostra del Cinema di Venezia
“L’arte, attraverso opere di narrativa, film e spettacoli, ci aiuta a rielaborare episodi di violazione dei diritti umani – aggiunge Alba Bonetti, presidente di Amnesty International Italia – suscitando empatia e toccandoci il cuore, come è riuscito a Matteo Garrone con la vicenda drammatica di Mamadou Kouassi. Lo scenario cupo che avvolge oggi il mondo non è certo quello immaginato da chi scrisse la Dichiarazione dei Diritti Umani settantacinque anni fa. Per avverare quel progetto di uguaglianza ci vuole ancora l’impegno di ciascuna e ciascuno. E’ sempre meglio accendere una candela che maledire l’oscurità”.
Nella mattinata di lunedì 11 dicembre, inoltre, il Cinema Ambrosio programmerà una proiezione speciale del film alla presenza di Mamadou Kouassi, rivolta alle scuole del territorio.
“Sono felice che alla celebrazione della Giornata mondiale dei Diritti umani – dichiara Davide Ferrario, presidente onorario di AMNC – l’associazione abbia invitato Mamadou Kouassi. Viene da Caserta, dove è attivo nel Movimento migranti e rifugiati. Il luogo più rappresentativo del movimento è il Centro sociale ex Canapificio. Ed è proprio lì che andai, tra il 2010 e il 2011, a cercare supporto per le riprese di un pezzo di Piazza Garibaldi. Il film nasceva dall’idea di ripercorrere l’itinerario della spedizione dei Mille, da Bergamo al Volturno, mettendo in cortocircuito 150 anni di storia italiana, visto che si celebrava l’anniversario dell’Unità. Nello specifico, parlare di quelle zone oggi significa affrontare temi come i neoborbonici, la camorra e l’immigrazione. Mi ricordo bene la diffidenza con cui i ragazzi dell’ex Canapificio ci accolsero. Non eravamo i primi che arrivavano lì per fare un servizio giornalistico o un documentario di denuncia. Di solito con risultati pressoché nulli, se non di rinforzare certi luoghi comuni, di destra e di sinistra”.
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