“E’ un film che tenta di raccontare i silenzi, i paesaggi, le pause e i gesti ripetuti dei suoi
personaggi. Personaggi sospesi in un momento della loro vita in cui possono decidere tra l’annullamento e il recupero di sé. La scelta necessaria, ma non scontata, tra il vivere e il non-vivere”. Così il 44enne milanese Federico Brugia parla della sua opera prima, Tutti i rumori del mare, distribuito il 24 agosto da Maremosso di Luca Lucini e Raffaello Pianigiani, e che verrà presentato in anteprima il 22 agosto all’isola del Cinema di Roma, dopo essere stato al Bif&st e al LauraFilmFestival.
Il regista, con una carriera ventennale di videoclip musicali e spot, ha ottenuto numerosi premi in Italia e all’estero che lo hanno fatto conoscere sulla scena dell’advertising internazionale. “Ho aspettato quasi vent’anni per realizzare un film piccolo, prodotto grazie all’entusiasmo di tutti coloro che vi hanno partecipato. Il film è una storia minima, dove tutto sembra lasciato in sospeso, perché ognuno riempia gli spazi narrativi con la propria immaginazione”.
Tutti i rumori del mare è una coproduzione indipendente italoungherese prodotta da The Family e Laokoon FilmGroup, quasi interamente girata in Ungheria, “il vuoto di quegli orizzonti interminabili avrebbe raccontato tutto dell’anima dei personaggi”. Questo esordio affronta il tema dell’identità con protagonista ‘X’ (Sebastiano Filocamo) un uomo che, ritiratosi in disparte per ragioni sconosciute, lavora per un’organizzazione criminale specializzata nel traffico di persone, soprattutto donne da avviare alla prostituzione. In uno dei suoi viaggi s’imbatte in Nora (Orsi Toth), una giovane diversa dalle altre, ed il protagonista scopre che si è tratto di un errore di persona. L’organizzazione gli ordina di abbandonare Nora e di ucciderla, in caso contrario sarà lui ad essere eliminato. Ma l’uomo, durante il viaggio da Budapest all’Italia in compagnia della giovane, metterà in discussione la propria scelta di non-vita. “X è un uomo che ha scelto di non esistere, la vita però, piano, piano, torna a riprenderselo attraverso gli odori, i colori e i ricordi di un passato doloroso che si ripresenta”, avverte il regista.
Nel cast del film ci sono anche e Benne Northovert, Rocco Siffredi e Mimmo Craig che compaiono in alcuni amichevoli camei. La colonna sonora porta la firma della cantante Malika Ayane che con la canzone ‘Grovigli’ chiude il film, e suo è il cameo della ‘femme fatale’ con la pistola.
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