Quanti anni hai?
Ventisei.
Noi ci conosciamo da tanto tempo…
Umh… vuoi che dica qualcosa sulla nostra passata conoscenza?
Sarebbe molto carino…
Beh… la cosa divertente è che mi ricordo di noi alle lezioni di cinema, con te che ti alzavi e dicevi cose tipo che Vanzina è un genio e sarebbe stato riscoperto…
Mi ricordo e lo penso ancora, hai visto qualche Vanzina negli ultimi tempi?
No, mai visto un film di Vanzina, ma ora voglio vedere Quello che le ragazze non dicono, l’ultimo, perché tra l’altro vi recita una mia collega di Centro Sperimentale (Irene Ferri ndr).
Emergenza Glamour, lo avrete capito, viaggia su un pericoloso filo che narcisisticamente riporta tutto al suo intervistatore… ma come direbbe una splendida generazione, il pubblico è privato e il privato è pubblico…questo per ammettere subito che Maddalena Maggi, la deliziosa (nel senso di Garry Marshall) interprete di Tandem, l’ultima tensione lubitchiana di Lucio Pellegrini nella commedia di carattere, è un pezzo della mia vita, un filo che si incrocia piacevolmente al mio. L’ho conosciuta ormai sette anni fa, quando frequentavamo tutte e due la Sapienza, corsi di Storia del Cinema. Io lei e Mercedes eravamo un gruppetto forte e affiatato. Poi Madda, così per gli intimi, si iscrisse al Centro Sperimentale di Cinematografia (oggi Scuola Nazionale di Cinema) e la persi di vista. Ma un pomeriggio, qualche anno dopo, salgo, senza biglietto, su un bus e mi imbatto in lei. Maddalena ha una luce nei suoi occhi che mi piace definire malinconicamente aperta, imprevedibile. Una naturale femminilità che, shakerate nella giusta misura, in copioni sopra le righe possono produrre quel piacere accelerato che definirei della scuola Roberts, Julia. Infatti Maddalena potrebbe tranquillamente diventare una Erin Brokovich, basta vedere lo schiaffone che molla a Paolo Kessisoglu in Tandem.
Che ricordi hai del Csc e delle tue colleghe?
Oddio, tremendo dire colleghe… siamo state abbastanza amiche al centro, ho dei ricordi, come tutto ciò che lasci, nostalgici, ma è stata un esperienza noiosa e brutta al primo anno; poi dal secondo anno è stato meglio… riguardo alle persone incontrate non vedo più nessuno, sporadicamente incontro Stefania Rocca che ha la mia stessa agente. Ma durante il Csc siamo state molto unite io, Stefania e Irene.
Verso dove pensi di stare andando come donna e come attrice?
Potrei dirti verso dove vorrei andare ma non dove sto andando… qui è un dover ripartire sempre da zero, stai sempre ad aspettare che ti arrivi la proposta giusta. Io per conto mio, se ho appena lavorato e guadagnato, mi sento forte per rifiutare tutto quello che non mi piace.
Sei selettiva come persona?
Assolutamente.
Quando hai deciso di fare l’attrice?
Verso i nove, dieci anni.
Quando è diventata un’ossessione?
Da sempre!…volevo fare teatro, io andavo sempre a teatro, poi quando sono venuta a Roma e ho fatto il Csc ho capito che il cinema era molto divertente e ho cambiato strada.
Tu vieni dalla Puglia, terra meravigliosa che sforna personalità fantastiche, c’è uno specifico pugliese secondo te?
Si, sarà una casualità ma gli artisti che mi folgorano sono pugliesi, per esempio avevo visto un piccolo spettacolo a Roma ed ero rimasta colpita da un attore, Paolo Sassanelli.
L’ho intervistato…
Mi piace moltissimo Paolo.
Tra l’altro ti insulta un bel pò nel tuo ultimo film…
(ride) Si! Ma io non sono permalosa…
Ti la manca la Puglia?
Si, mi manca molto, come il mio mondo d’infanzia, mi manca per tutti i ricordi che affiorano. Io ho questo desiderio di tornare piccola. Sei molto proustiana…
Si troppo, ho un senso del ricorso che alle volte mi schiaccia, a volte è molto difficile…
Ti ricordi che passammo una notte a leggere uno script che avevo scritto!
Era “il macellaio”? Poi l’hanno fatto, con Alba Parietti…
(rido) Sì… Dico questo perché ho la sensazione che dopo un vuoto generazionale, casualmente ma non troppo si stia creando un movimento che unisce una generazione nuova e più compatta…
E’ vero, a poco a poco tutti i pezzettini si stanno unendo, credo l’unità derivi dalle differenti identità di ciascuno mentre quando si sono uniti intorno a un sola idea piccola piccola si è creato un vuoto totale, speriamo che ora la nostra reciproca differenza crei un nuovo movimento…
Cambiamo discorso, l’altra sera all’anteprima di “Tandem” ho visto che, devo dire con molta grazia, indossavi un pullover di Martin Margela.
Anche una stola di Margela…
Appunto, hai visto che ha fatto un trench over size?
Io sono disperata! Quest’anno ha fatto tutto over size, da donna cannone, divertente ma immettibile.
Rei Kawakubo (la designer di Comme des garconne) sostiene che indossare l’immettibile provoca una differente percezione di sé che genera una strana, selvaggia, creativa energia in chi indossa.
E’ interessante, io alle volte indosso cose che nessuno metterebbe (maglioni oversize, bucati…) ma non so se mi sentirei creativa e selvaggia, direi piuttosto buffa… e scomoda.
Quanto spendi per vestirti?
Dipende da quello che guadagno, tra l’altro adesso ho un rigetto per i vestiti, a parte le scarpe.
Tacco o basse?
Dipende.
Hai le Manholo?
No.
Un giorno andiamo insieme a comprarle…
Molto volentieri. Ma tu a Milano ti comprerai qualsiasi cosa!
In realtà mi regalano le cose, perché sono povero…
Chi te le regala?
Ma non voglio sembrare vanitoso… Miu Miu, Costume, ma anche roba di mercatino. Oggi cosa farai?
Voglio andare a vedere il film dei Cohen e poi a casa a studiare per un provino.
Hai visto “In the mood for love”?
No.
Ma tu sei ‘in the mood for love’?
(ride) Sì.
(non parlo) (sa che voglio sapere dell’amore, quello suo specifico)
(non risponde)
Sei felice?
Sì, sì.
L’ultimo film che hai visto
Tandem!!! L’ho visto per una settimana tutti i giorni.
Con chi vorretsi lavorare?
Bertolucci…
Bernardo Bertolucci dice sempre che il cinema deve lasciare aperta la porta alla realtà nella sua tensione a costruire mondi diversi, in che modo tu apri la tua vita alla realtà?
Da un lato tendo alla realtà, per recitare guardo osservo e non creo sovrastrutture per farmi fluire la vita addosso. Ma sono anche introversa e misantropa e tendo a chiudermi. Vivo questo conflitto… e grazie all’amore universale mi avvicino agli altri.
(in realta amore universale l’ho detto io, Maddalena si arrabbia)
Ma va! Amore universale… mi fai passare per una demente new age… (ride)
“Hai ragione è una donna imprevedibile e sono convinta che potrà stupirci tutti”, sono parole di Fabrizia Sacchi sua partner in Tandem, e magari un giorno qualcuno farà finalmente un remake di Les Girls per rendere giustizia, in un cinema maschilista come il nostro, a deliziose “femmine” come Maddalena Maggi…
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