Maccanico: “La nuova era di Cinecittà”

Without Blood di Angelina Jolie, tratto dal romanzo di Alessandro Baricco, Conclave di Edward Berger con Ralph Fiennes e Stanley Tucci,​ Finalmente l’alba di Saverio Costanzo


VENEZIA Without Blood di Angelina Jolie, tratto dal romanzo di Alessandro Baricco, con Salma Hayek e Demián Bichir, Conclave di Edward Berger con Ralph Fiennes e Stanley Tucci, Finalmente l’alba di Saverio Costanzo con Lily James e Willem Dafoe, l’opera prima di Paola Cortellesi prodotta da Wildside per Vision Distribution, la serie M, tratta dai libri di Antonio Scurati e diretta da Joe Wright, il nuovo film di Pietro Castellitto, Il comandante di Edoardo De Angelis scritto con Sandro Veronesi. Sono solo alcuni dei titoli in lavorazione a Cinecittà che “non mai è stata così piena di produzioni cinematografiche seriali, internazionali, italiane e televisive”, come ha raccontato l’amministratore delegato Nicola Maccanico, alla Mostra di Venezia, durante un incontro informale con i giornalisti. 

La parola chiave è “futuro” per gli Studios che stanno vivendo un rinnovamento totale. “Stiamo lavorando per far crescere Cinecittà con un progetto ambizioso e preciso di sviluppo. Abbiamo già il tutto esaurito per le produzioni per il 2022 ed il primo semestre del 2023, stiamo lavorando per ottenere lo stesso risultato per il secondo semestre del nuovo anno”, ha detto Maccanico. “Vogliamo fare in modo che sia una infrastruttura di riferimento per il paese, con i conti in ordine. Nella prima fase bisognava far funzionare l’esistente, 19 teatri di posa con maestranze di alto livello, ad aprile 2021 i teatri erano al 40-50% con solo un paio di produzioni in media, oggi abbiamo la piena occupazione dei teatri con 11 produzioni sul set e 5/6 per i servizi di post-produzione, con una media di ingresso a Cinecittà di circa 2.500 persone. Ci sono produttori italiani e produttori indipendenti, streamers, major”.

L’impegno riguarda anche l’innovazione tecnologica e la sostenibilità, che sono fondamentali per essere protagonisti sul mercato. Sul versante ecologia abbiamo l’obiettivo del carbon neutral in 5 anni, dell’impatto zero entro il 2030. “Sono parametri che incidono anche sulla scelta delle produzioni”. È attivo uno smart stage tra i più grandi d’Europa. Il nuovissimo T18 comprende uno smart stage con il ledwall per ricreare ogni tipo di ambiente digitale ad altissima definizione: una tecnologia in grande sviluppo. “Siamo passati dal VR con il green screen, che prevedeva una complessa postproduzione, al mondo dei led wall dove si lavora principalmente in pre-produzione. Cinecittà offre uno Smart stage con uno schermo di  350 mq e dove si può ricostruire qualsiasi ambiente. Pura avanguardia. La prima a utilizzarlo è stata Angelina Jolie“.

Maccanico sottolinea un aspetto generale: “I grandi teatri di posa funzionano se funziona il sistema-Paese. Per esempio gli incentivi alle produzioni”. E’ concreto dunque l’obiettivo di un ritorno all’utile per i bilanci di Cinecittà, traguardo fissato dal piano industriale per il 2023. È stato poi incrementato in modo decisivo il rapporto con i grandi player dell’audiovisivo. Cinecittà ha siglato un contratto strategico con Fremantle che prevede l’affitto continuativo di 6 teatri di posa di Cinecittà per cinque anni, per film e serie tv, italiani e internazionali e nuovi importanti accordi sono stati firmati con i Lumina Studios per quattro teatri siti a Roma Nord per il periodo che servirà alla realizzazione dei nuovi teatri di posa.

Il futuro di Cinecittà è strettamente legato al raggiungimento degli obiettivi del PNRR, che prevede investimenti per 260 milioni di euro entro il 2026. “Costruiremo cinque nuovi teatri di posa nella Cinecittà esistente passando da 18mila a 30mila metri quadrati di capacità produttiva. Cercheremo così di superare uno dei limiti della Cinecittà di oggi, che ha alcuni teatri troppo piccoli per quelle che sono le necessità attuali, realizzando ulteriori spazi per produzioni di alto livello e per la serialità. Il primo teatro che costruiremo grazie al PNRR sarà un teatro da 3.500 mq. Il più grande di Cinecittà”.

Oltre all’area attuale (circa 40 ettari) è in corso di perfezionamento l’acquisizione di un terreno di 31 ettari grazie a un pre-accordo con Cassa depositi e prestiti. Verranno costruiti 8 nuovi teatri di posa su 15 ettari, mentre i restanti 16 ettari saranno destinati alle scenografie all’aperto, il cosiddetto backlot. Entro il giugno 2023 dovrebbero essere assegnate le gare per l’ampliamento dell’attuale Cinecittà. “Non vediamo l’ora di avere i nuovi spazi per far fronte alla grande domanda in corso – ha concluso Nicola Maccanico – Avere una Cinecittà più grande consentirà di lavorare su film ancora più grandi e ricercare ulteriori accordi quadro”. Più in generale, Maccanico ha sottolineato l’importanza della sala, “il luogo dove si fruisce al massimo livello l’esperienza cinematografica, non è un caso leggere sui media ipotesi di piattaforme che starebbero pensando di acquisire dei circuiti”, mentre a proposito della ricerca SWG presentata dalla DGCA qui a Venezia, ha affermato: “Ci dice principalmente tre cose. Che chi guarda le serie a casa va anche in sala, che c’è una richiesta concentrata su alcuni generi e sulla qualità dell’esperienza, infine che le finestre non sembrano essere la soluzione al problema”.

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07 Settembre 2022

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