Saranno oltre 250 gli ospiti della 52ma edizione del Giffoni Film Festival, in programma dal 21 al 30 luglio. Tra le prime conferme quella di Lunetta Savino, attrice con 25 film e più di 20 serie tv all’attivo e Micaela Ramazzotti è tra le attrici più interessanti del panorama italiano. Altro ospite pronto a riabbracciare il pubblico del festival è Sergio Rubini: a lui Giffoni ha voluto dedicare un premio speciale per la sensibilità con cui ha sempre raccontato storie intense e rivolte a un pubblico eterogeneo.
Grande attesa per Impact!: un laboratorio del pensiero, della riflessione e dell’analisi dedicato a 200 giovani. Nella giornata iniziale sarà ancora una volta a Giffoni lo scrittore, poeta, attivista e intellettuale Erri De Luca. Lo stesso giorno, ospite della sezione un altro testimone della comunicazione, Oliviero Toscani. Si continua con due voci capaci di raccontare in modo innovativo l’attualità: il giornalista, regista e fotografo Valerio Nicolosi e l’autrice Cecilia Sala, nota per essere la voce di Stories, il podcast quotidiano di Chora Media. Ospite della Impact! anche Giorgia Soleri, scrittrice, attivista e influencer ventiseienne.
Il film di Jamie Sisley si aggiudica il premio per la categoria Generator +18 del Giffoni Film Festival 2022. Lyra dell’irlandese Alison Millar è il miglior documentario
"Pensione? Mentre lo dico, comincio a lavorare su un nuovo progetto", ironizza l'attore britannico ospite a Giffoni, volto versatile di tanto cinema - mai italiano, con un po' di suo rammarico -, in partenza per Londra per girare la seconda stagione di Slow Horses, serie-evento in onda su Apple Tv+; aspettando di vederlo nell'atteso Oppenheimer di Nolan.
Un dibattito acceso su dittature, democrazie, autodeterminazione dei popoli, manipolazione e inquinamento dell’informazione. Al Giffoni Film Festival arriva il sociologo Alessandro Orsini, accusato di avere posizioni filo-putiniane sulla guerra in Ucraina. Per il patron Gubitosi: "E' un uomo che divide. Ma la libertà di espressione va difesa"
"Ha ragione Barbera quando dice che si fa più per quantità. Io distinguo, però, tra produttori e artisti. Perché i primi fanno film per i numeri, gli altri per esprimere la propria idea sul mondo". Così Sergio Rubini, ospite di Giffoni, intervistato da Cinecittà News