Arriva nelle sale italiane il 3 aprile, distribuito da Amaranta Frame e PFA Films, L’ultima sfida, debutto alla regia di Antonio Silvestre. Il film, presentato al Bif&st 2025 in Special Selection, ha avuto un’anteprima romana con Gilles Rocca, Michela Quattrociocche, Ivan Franek, Vincenzo De Michele, Niccolò Senni e Giulia Cappelletti. Fanno parte del cast anche Chiara Iezzi e Giorgio Colangeli.
Al centro della storia c’è Massimo De Core (Gilles Rocca), calciatore che ha dedicato tutta la carriera alla stessa squadra, diventandone un simbolo. Ha sempre inseguito il sogno di alzare un trofeo importante, senza mai riuscirci. Quando la sua squadra raggiunge inaspettatamente la finale della Coppa di Lega, l’entusiasmo contagia la città: è l’occasione di chiudere in bellezza, con una vittoria che potrebbe cambiare tutto. Ma una minaccia imprevista costringe Massimo a confrontarsi con qualcosa di più grande della partita: una banda criminale lo ricatta, mettendolo di fronte a una scelta complessa che coinvolge la sua squadra, la sua famiglia, e il senso stesso della sua carriera.
Accanto al racconto calcistico, il film apre uno sguardo sul mondo degli influencer. Germana (Michela Quattrociocche), moglie di Massimo, è una delle personalità più seguite sui social, con quasi 15 milioni di follower. Sarà proprio lei, con il suo modo di affrontare la realtà, ad avere un ruolo determinante nello sviluppo della storia, portando alla luce una soluzione che supera il conflitto iniziale.
L’ultima sfida non fa riferimento a un’epoca precisa, né a squadre reali. Una scelta che il regista ha voluto per rendere la storia universale, senza limiti geografici o temporali. Temi come le scommesse online, la pressione pubblica e la fragilità emotiva degli sportivi si intrecciano a elementi che evocano un calcio più nostalgico: nel film trovano spazio oggetti simbolici degli anni ’80 come il Subbuteo, la radio Grundig, la schedina del Totocalcio e perfino l’immaginario animato di Holly e Benji. “Tutte queste cose – ha spiegato Silvestre – hanno contribuito a creare quell’immaginario collettivo romantico che, seppure in forme diverse, ancora oggi continua ad abitare il mondo del calcio”.
Più che una storia di sport, il film si concentra sul significato del successo e sul senso di appartenenza. Per Massimo, il vero traguardo non sarà vincere la partita, ma capire che non è solo: il sostegno della famiglia e dei tifosi gli dà la forza di ribellarsi al ricatto. È da qui che nasce il messaggio chiave del film: “Un solo uomo non può determinare l’esito di una partita”, ma una squadra compatta può cambiare tutto.
Per Antonio Silvestre, la sfida principale è stata trovare un equilibrio tra azione e riflessione. “Per me il calcio è come un viaggio interiore – racconta – e Massimo rappresenta un tipo di uomo che spesso viene trascurato: un perdente di successo. Ha avuto una carriera lunga e rispettata, ma non ha mai vinto nulla. E forse proprio per questo ha ancora qualcosa da dire”.
Girato tra Bari e Altamura, L’ultima sfida è una produzione MAC Film con Amaranta Frame e PFA Films, realizzata con il contributo dell’Apulia Film Fund della Apulia Film Commission e della Regione Puglia, e con il supporto di Global Thinking Foundation e Fortore Energia.
Intervista a Sergio Scavio, presente al Bif&st 2025
Dal 21 al 28 marzo l'edizione 2026 del Festival, che avrà come quest'anno una sezione dedicata al cinema Mediterraneo
La giuria composta da Tahar Ben Jelloun, Nadine Makram Wassef, Soudade Kaadan, Antonella Gaeta e Roland Sejko ha assegnato i premi dedicati ai film in anteprima italiana provenienti dai Paesi del Mediterraneo
La giuria popolare, presieduta dalla regista Costanza Quatriglio e coordinata da Vincenzo Madaro, ha assegnato i premi della sezione 'Per il cinema italiano'