Luisa Rizzo: “Dopo il film con Keitel, sogno di lavorare con Tom Cruise”

La quattro volte campionessa italiana di Drone Racing, appena 20enne, ha girato alcune scene dell'action internazionale "The Paradox Effect"


Quattro volte campionessa italiana di Drone Racing, ha anche vinto una coppa del mondo femminile, e due anni fa è stata nominata Alfiere della Repubblica dal presidente Sergio Mattarella. Luisa Rizzo ha 20 anni, vive a San Pietro in Lama, un paesino della provincia di Lecce, studia all’università le Discipline delle arti, della musica e dello spettacolo (Dams). È affetta da atrofia muscolare spinale e costretta sulla sedia a rotelle, ma la malattia non l’ha fermata. Quando a 13 anni ha avuto in regalo dal papà, un perito elettronico, il suo primo piccolo drone, ha “iniziato a volare anche a 200 chilometri orari”. Da sempre appassionata di cinema e film di azione, qualche mese fa a Bari ha girato con il suo drone FPV (dotato di un visore per seguire in prima persona) e una RED Komodo alcune sequenza del film americano The Paradox Effect di Scott Weintrob. Storia di una donna, interpretata da Olga Kurylenko, costretta ad affrontare un pericoloso boss con il volto di Harvey Keitel che ha rapito sua figlia. Luisa vorrebbe diventare una “videomaker con le ali” e un giorno poter lavorare con il suo mito di sempre Tom Cruise, come racconta a CinecittàNews. All’Ora! Fest, Festival Internazionale del Cinema in Puglia, dove ha voluto conoscerla l’attrice Marisa Tomei, ha dato dei preziosi consigli ai ragazzi che sono venuti ad ascoltare la sua masterclass sui droni FPV nel cinema: “Se volete fare qualsiasi cosa nella vita, dovete essere voi i primi a crederci”.  

Luisa, come nasce la tua passione per i droni?

Non ho mai avuto modo di praticare uno sport a causa della mia malattia. Non posso muovermi molto, è importante che preservi la mia energia e la mia forza fisica. E così il mio papà otto anni fa, quando avevo 13 anni, mi ha regalato un piccolo drone per aiutare a farmi muovere le mani. Tutto è nato a scopo terapeutico. Ma piano piano si sono appassionata a questi aeromobili, scoprendo quelli da corsa. Fortunatamente ho avuto l’appoggio dei miei genitori, che ancora oggi mi sostengono moltissimo. Non è stato semplice perché ho imparato tutto da sola. 

Come ti fa sentire pilotare un drone?

Mi dà la possibilità di potermi muovere, andare dove voglio, correre ad alta velocità, anzi volare, anche sfidando i 200 chilometri orari. Mi fa sentire libera. Le emozioni e l’adrenalina che ho provato mi hanno fatto venire voglia di praticare questo sport da professionista.

Poi sono arrivate le gare, che ti portano in giro per il mondo, e le vittorie.

Sto a casa una settimana sì e una no. Sono stata in Spagna, Germania, Turchia, Cina, Corea, dove il livello è altissimo. Da noi in Italia il Drone Racing è, invece, una disciplina nuova. Per me la vittoria più grande è potermi confrontare con persone che non hanno disabilità. Quindi vincere contro di loro è una soddisfazione doppia per me. 

Com’è andata la tua prima esperienza nel cinema?

A fine gennaio ho girato a Bari The Paradox Effect, un film internazionale con degli attori importanti. Il cinema è sempre stato il mio obiettivo, vorrei diventare una videomaker. Appena arrivata sul set è stato strano, non sapevo come si gestissero tempi e spazi. Poi un film l’ho sempre visto come prodotto finito. È stata un’esperienza incredibile. Fatta anche di attese. Ho trascorso più di dieci ore aspettando di girare una scena di notte.

Di che tipo?

Una sequenza molto dinamica e piena di adrenalina. Con il mio drone, sono partita all’interno di un appartamento, e dalla cucina ho attraversato un corridoio, uscendo dalla finestra e buttandomi all’inseguimento di una macchina. Il tutto è durato meno di un minuto.

Sono arrivate nuove proposte dopo il film?

Ho già girato uno spot pubblicitario e a novembre ho un nuovo progetto. Ma spero ne arrivino molti altri.

Il cinema è sempre stata una delle tue passioni.

Studio al Dams di Lecce, ma mi sarebbe piaciuto andare a Roma al Centro sperimentale di cinematografia. Sarebbe stato però complicato trasferirmi.

Che film ti piace guardare?

Non ho un autore di riferimento, ma naturalmente preferisco le pellicole d’azione. Più che guardare il film, ho sempre analizzato le scene, dal punto di vista tecnico. Sono una fan di Tom Cruise, il mio film preferito è Top Gun. Quando sono andata a vedere il sequel al cinema sono rimasta veramente estasiata. Il mio sogno nel cassetto è poter lavorare un giorno con lui.

Che consiglio dai ai giovani? 

Di credere sempre in quello che fanno, di mettersi in gioco e buttarsi. Io sono stata la prima a credere in me stessa. 

autore
10 Giugno 2023

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