Ingegnere, scrittore, regista, sceneggiatore, attore e presentatore televisivo, Luciano De Crescenzo ha da poco pubblicato il suo ultimo libro I pensieri di Bellavista (Mondadori), che racchiude la sua filosofia, cresciuta in tanti anni di discorsi e riflessioni, di libri letti e scritti, ora condensati in forma di aforisma. Sono 365 pensieri agrodolci, massime come “Siamo angeli con un’ala soltanto e possiamo volare solo restando abbracciati”; oppure, “Nessuno è più infelice di un guardone in un campo di nudisti”. L’ex ingegnere dell’IBM è diventato saggio senza prendersi sul serio, troppo innamorato della vita, come del cinema, per parlarne male.
Che film consiglia assolutamente di non perdere?
Mi è piaciuto molto Parla con lei di Pedro Almodovar, che è diventato all’improvviso il mio regista preferito.
Perché?
In tutti i suoi film si sente sempre della buona musica e questo è importante per me. Poi, la presenza di qualche bella donna non guasta. Ed infine, di Almodovar mi piace soprattutto l’ironia che mette in ogni scena.
Che genere di film ama?
Non amo il genere comico, perché la vera comicità appartiene al passato e l’unico grande film di questo genere è Luci della città di Chaplin. Mi piace la commedia e quasi mai la tragedia. E poi apprezzo il cinema porno, perché ho problemi a prendere sonno, ma appena vedo una cassetta a luci rosse mi addormento subito.
Qual è il film italiano più bello che ha visto di recente?
I migliori registi restano De Sica e Germi. Vivo solo e, come tutti gli anziani, spesso soffro di solitudine. La sera non so che fare e allora vado in una cameretta buia dove ho raccolto circa duemila Vhs. Ne prendo una a caso e la vedo. Ma non ho più una buona memoria e dimentico in fretta il film. Tra le pellicole recenti, ho apprezzato L’ultimo bacio di Muccino.
Due buoni motivi per vederlo?
Perché c’è Martina Stella, che insieme a Margherita Hack è la donna che mi piace di più al mondo. E poi, perché è un film allegro, non annoia e ti fa scordare tutti i guai.
Preferisce il blockbuster americano o il film italiano d’autore?
Il film italiano d’autore e tutti quei film che agli americani non piacciono, come quelli di Woody Allen.
Quale film sconsiglia assolutamente di vedere?
Provincia meccanica: è davvero brutto.
Quale attore italiano ha più apprezzato di recente?
Stefano Accorsi.
E l’attrice italiana?
Claudia Gerini è molto brava, anche se ha un unico grande difetto: è molto carina.
Qual è l’attore italiano che rimpiange?
Marcello Mastroianni, non tanto per i suoi film quanto per quello che mi disse una volta; un anno prima che morisse lo incontrai e mi confessò che più diventava vecchio, più si commuoveva e più piangeva: è stata la rivelazione più bella che mi potesse fare.
Quale film non si stanca mai di rivedere?
Amarcord di Fellini, è un capolavoro assoluto.
A quale regista darebbe il Leone alla carriera?
A Gabriele Salvatores: è eccezionale.
Il più bel film d’amore?
Forse di Io ti salverò di Hitchcock, con i favolosi Ingrid Bergman e Gregory Peck.
Il prossimo film che vedrà?
Quo vadis, baby di Salvatores e poi, il prossimo di Pedro Almodovar.
E quale film non andrà mai a vedere?
Quelli troppo tragici, mi annoiano, a meno che non siano bellissimi. Realizzare una bella tragedia è la cosa più difficile e, comunque, intristisce. Mentre la vita, come la pellicola, deve essere bella, allegra e viva.
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