E’ Case chiuse di Filippo Soldi, un viaggio nel tempo e nel mondo delle case di tolleranza, il documentario scelto per presentare alla Casa del Cinema di Roma l’innovativo accordo tra Istituto Luce Cinecittà e Own Air, società che tra le prime in Italia ha creduto nelle potenzialità della distribuzione online. Case chiuse, prodotto da Combo Produzioni in collaborazione con Rai Cinema e Luce Cinecittà, che lo distribuisce in contemporanea nelle videoteche e librerie, è infatti disponibile in download e in streaming su http://www.ownair.it/
E già dal 23 maggio si trovano sulla piattaforma Own Air sei titoli distribuiti da Luce Cinecittà: Il corpo del duce di Fabrizio Laurenti (apparso in contemporanea con la prima messa in onda tv, su Rete4), Polvere-Il grande processo dell’amianto di Niccolò Bruna e Andrea Prandstraller, Vinylmania di Paolo Campana, Ma che storia… di Gianfranco Pannone, I discorsi di Mussolini, a cui ora si aggiunge documentario di Soldi già presentato all’ultimo Festival di Roma nella sezione L’Altro Cinema/Extra.
“Siamo lieti di annunciare questa collaborazione con Own Air, che ci apre verso nuove frontiere distributive moderne e sicuramente complementari alla attuale fruizione cinematografica – dichiara Rodrigo Cipriani Foresio, presidente di Istituto Luce Cinecittà – dando cosi la possibilità a tutti gli appassionati di vedere produzioni importanti e prestigiose che spesso non trovano sbocchi sul mercato. Ritengo inoltre che per il mercato della documentaristica l’opportunità sia ancora maggiore considerata l’estrema difficoltà di visione del prodotto in Italia. Una delle mission di Luce Cinecittà è quella di diffondere i propri contenuti e prodotti ed è allora importante che, in collaborazione con questa azienda italiana piccola ma quanto mai dinamica, si faccia promotore e sperimentatore di una nuova frontiera di sicuro sviluppo”.
L’intesa darà dunque visibilità al documentario, italiano e non, che spesso risulta privo di canali distributivi al grande pubblico, come spiega Alfredo Borrelli, presidente di Own Air: “Siamo contenti di riuscire così a creare un legame ideale e coinvolgente tra la più innovativa modalità di fruizione del cinema e contenuti che raccontano pezzi di storia del nostro Paese. L’online costituisce una via via complementare per la distribuzione ed è questa la filosfia delaa nostra società nata da poco per inziativa di alcuni imprenditori impegnati in altri settori”.
“Il bordello è l’unica istituzione italiana dove la competenza è premiata ed il merito riconosciuto”, scriveva il popolare giornalista Indro Montanelli. Il 20 febbraio 1958 il Parlamento approvò la legge n. 75, più conosciuta come legge Merlin. Dalla chiusura di un’istituzione da anni presente nella società italiana, la casa di tolleranza, si passò all’apertura di un dibattito che da 50 anni periodicamente si riaccende. Lo scrittore Dino Buzzati, parlando di “fine di una civiltà erotica”, paragona quella chiusura all’incendio della biblioteca di Alessandria dEgitto. In molti ricordano con nostalgia quei luoghi di piacere. Rispondono le prostitute dell’epoca con le commoventi parole delle loro lettere scritte alla senatrice Merlin per denunciare la loro situazione di degrado; voci restituite nel film grazie alle attrici Piera Degli Esposti e Mariangela D’Abbraccio.
Case chiuse è un viaggio che parte dal lupanare di Pompei e dal papiro erotico del Museo Egizio di Torino e arriva a noi con le luci soffuse dell’Artemis di Berlino che, con una media di 400 clienti al giorno, apre le sue porte alle telecamere e a interviste rivelatorie e così si presenta: “Il nostro club sauna per nudisti è un club dal perfetto stile, uno dei più belli e grandi bordelli benessere della Germania, un’oasi di piacere”.
Un racconto che passa per cinegiornali d’epoca, spezzoni di film, documenti letterari e artistici, e le testimonianze di personaggi dello spettacolo come Lina Wertmüller, Tinto Brass e Lando Buzzanca, della cultura come Eva Cantarella e Luciana Castellina, l’avvocato Michele Lo Foco o ancora Pia Covre, portavoce del Comitato per i diritti civili delle prostitute.
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