Luce-Cinecittà alla Mostra con 5 titoli


“Il mio film è una storia di adolescenti dove gli adulti non ci sono o sono al di ‘fuori’, avvertiti come minaccia o come portatori di regole e consuetudini da rispettare. Qui sono quelle della camorra che minaccia e blandisce e con le quali a gradi diversi è costretto a fare i conti chi continua a scegliere di vivere in questa città”. Il campano Leonardo Di Costanzo, autore di documentari premiati nei più importanti festival internazionali, parla così del suo film d’esordio L’intervallo in concorso nella sezione Orizzonti e che sarà distribuito da Istituto Luce-Cinecittà.

L’intervallo ha come protagonisti un ragazzo e una ragazza rinchiusi in un enorme edificio abbandonato di un quartiere popolare di Napoli. L’uno deve sorvegliare l’altra. Lei è la prigioniera, lui è obbligato dal capoclan di zona a fare da carceriere. Un racconto d’amore spezzato, per narrare le difficoltà di essere adolescenti nella periferia violenta di una metropoli contemporanea. Di Costanzo, talento del cinema del reale europeo, ha scritto la sceneggiatura con Mariangela Barbanente  – autrice delle storyline dei serial televisivi Distretto di polizia e CSI Italia – e Maurizio Braucci, nome di punta della nuova narrativa italiana e sceneggiatore, insieme ad altri, di Gomorra e Reality di Matteo Garrone.

 

Oltre al film di Di Costanzo al Lido ci sono altri 4  titoli che verrano distribuiti da Istituto Luce-Cinecittà . Tre partecipano alla retrospettiva Venezia Classici (Documentari), in particolare La guerra dei vulcani di Francesco Patierno, che racconta un pezzo di storia del cinema italiano e mondiale, una storia intensa e senza tempo come il luogo in cui si svolge. Protagonisti, nel dopoguerra, Roberto Rossellini, Anna Magnani e Ingrid Bergman, cioè il tombeur de femmes, la donna tradita, il nuovo amore. Nel paesaggio assolato della isole Eolie va in scena la guerra a distanza tra due film Stromboli e Vulcano.

 

Monicelli-La versione di Mario di Mario Canale, Felice Farina, Mario Gianni, Wilma Labate e Annarosa Morri è invece un documentario che nasce dall’incontro di questi cinque autori che hanno conosciuto, ammirato e amato Mario Monicelli. Qualche anno fa Labate, Farina e Gianni decisero di riprendere con le telecamere una chiacchierata a ruota libera, per cercare di catturare quel suo sguardo sulla vita oltre che sul cinema, che è senz’altro un punto di riferimento prezioso e raro. Canale e Morri hanno incontrato invece Monicelli in vari momenti della sua carriera, raccogliendo testimonianze e ricordi spesso irriverenti ma sempre precisi e taglienti.

Da questi materiali, usati assieme al repertorio, è nato il progetto di un ritratto complessivo, diviso in cinque capitoli: Mestiere, Origini, Confidenze, Ridere e Politica.

 

L’ultimo titolo presente nella retrospettiva Venezia Classici (Documentari), Gli anni delle immagini perdute di Adolfo Conti è il ritratto umano e artistico del regista Valerio Zurlini, scomparso il 26 ottobre 1982, poche settimane dopo aver partecipato come giurato a Venezia 50. Nel documentario Zurlini soprattutto denuncia le ‘Immagini Perdute’, i tanti film cioè che egli scrisse e preparò senza riuscire a portarli a compimento. Scorrono le immagini dei luoghi in cui il regista amava ritirarsi a vivere, le testimonianze di amici e collaboratori, repertorio di interviste e conversazioni di Zurlini, nel tentativo di capire le cause di questo forzato e fatale silenzio produttivo.

 

Infine in Venezia Classici (Lungometraggi restaurati) troviamo Stromboli-Terra di Dio di Roberto Rossellini. Prosegue il percorso di Progetto Rossellini l’iniziativa voluta e realizzata da Istituto Luce-Cinecittà, Cineteca di Bologna, CSC-Cineteca Nazionale e Coproduction Office, per riscoprire l’opera di un grande autore attraverso il restauro digitale di 10 famosi titoli.

E Stromboli è il nuovo capitolo di questo speciale viaggio per i grandi Festival internazionali di Progetto Rossellini cominciato a Cannes 2011 con La macchina ammazzacattivi, proseguito a Venezia 2011 con la versione restaurata di India e quest’anno a Cannes con Viaggio in Italia.

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