VENEZIA – Completamente rimesso a nuovo l’Italian Pavilion che ospita le attività di Luce Cinecittà alla Mostra del Cinema di Venezia. Il padiglione, voluto da MiBACT, Ministero dello Sviluppo Economico, Luce Cinecittà, ICE, Anica e Rai Cinema, conferma la sua vocazione di spazio polifunzionale per operatori, talent, addetti ai lavori, visitatori e per occasioni di comunicazione istituzionale. Il concept grafico di quest’anno è l’acqua, elemento base della città lagunare. Tutte le pareti all’interno dell’Italian Pavilion sono percorse da una “linea d’acqua” che arriva ovunque, come a rappresentare una città inondata da un’alta marea di film, star ed eventi.
Visitare il Pavilion è anche l’occasione per sperimentare “Immersioni”, installazione con cui il visitatore può immergersi nel mondo del cinema, lasciandosi coinvolgere su un piano sensoriale che va oltre la pura e semplice visione.
Il progetto, realizzato da 19novanta con la consulenza tecnica di Ultraviolet.to, gioca con la percezione del visitatore attraverso un media environment: uno spazio dedicato, una colonna che ruota proiettando sulle pareti immagini dei film più amati, l’onnipresente elemento acqua che si muove in sintonia con loro, per il massimo dell’interattività e del coinvolgimento emozionale.
Cinecittà Luce ringrazia gli sponsor che hanno contribuito alla realizzazione dello spazio: Lauretana, la Fenice, Ponte, Aiello, Menabrea, il Tavoliere delle Puglie, Grana Padano, Fondo Antico, i Bibanesi, Bonaventura maschio, Botran, Fun Food Italia, Gruppo Borsoi.
Si ringraziano inoltre i partner: APT – Associazione Produttori Televisivi, Centro Sperimentale di Cinematografia, Cinecittà Studios, Doc.it – Associazione Documentaristi Italiani, Giornate degli Autori – Venice Days, Italian Film Commissions, Europa Creativa MEDIA, MIA – Mercato Internazionale Audiovisivo, UNEFA – Unione Nazionale Esportatori Film e Audiovisivi, SNCCI, SNGCI, 8 ½ – Numeri, visioni e prospettive del cinema italiano, CinecittàNews.
Sarà Microcinema a distribuire nelle sale italiane il film Leone d'Oro 2016, The woman who left, nuovo capolavoro di Lav Diaz. La pellicola, che nonostante il massimo riconoscimento al Lido non aveva ancora distribuzione e che si temeva restasse appannaggio soltanto dei cinefili che l'hanno apprezzata alla 73esima Mostra di Venezia, sarà quindi visibile a tutti, permettendo così agli spettatori del nostro Paese di ammirare per la prima volta un'opera del maestro filippino sul grande schermo
Il film di Denis Villeneuve segnalato dalla giuria di critici e giornalisti come il migliore per l'uso degli effetti speciali. Una menzione è andata a Voyage of Time di Terrence Malick per l'uso del digitale originale e privo di referenti
Il direttore della Mostra commenta i premi della 73ma edizione. In una stagione non felice per il cinema italiano, si conferma la vitalità del documentario con il premio di Orizzonti a Liberami. E sulla durata monstre del Leone d'oro The Woman Who Left: "Vorrà dire che si andrà a cercare il suo pubblico sulle piattaforme tv"
Anche se l’Italia è rimasta a bocca asciutta in termini di premi ‘grossi’, portiamo a casa con soddisfazione il premio Orizzonti a Liberami di Federica Di Giacomo, curiosa indagine antropologica sugli esorcismi nel Sud Italia. Qualcuno ha chiesto al presidente Guédiguian se per caso il fatto di non conoscere l’italiano e non aver colto tutte le sfumature grottesche del film possa aver influenzato il giudizio finale: “Ma io lo parlo l’italiano – risponde il Presidente, in italiano, e poi continua, nella sua lingua – il film è un’allegoria di quello che succede nella nostra società". Mentre su Lav Diaz dice Sam Mendes: "non abbiamo pensato alla distribuzione, solo al film. Speriamo che premiarlo contribuisca a incoraggiare il pubblico"