Luca+Silvana, documentario di Stefano Lisci prodotto da Cooperativa19, debutta a Bolzano al cinema Filmclub oggi giovedì 20 maggio alle ore 19:30 e resterà in programmazione fino al 26 maggio per poi proseguire il tour di proiezioni speciali nel resto d’Italia tramite la piattaforma Movieday che permette a singoli e organizzazioni di sensibilizzare il pubblico attraverso il potere di aggregazione del cinema, in sala e in presenza.
In 35 anni Silvana, come racconta il film, ha avuto molti fidanzati, tutti immaginari. Quando Luca si presenta, con le sue lettere d’amore, lei è scossa, non è abituata ad essere corteggiata. Inizialmente lo rifiuta. Lui però non molla, la conquista con la sua gentilezza. Il loro è un amore imprevisto, c’è chi li guarda con sospetto, chi incuriosito, in pochi pensano veramente che tra i due possa esserci un legame profondo, come quello tra due adulti.
Sognano di sposarsi e di vivere assieme, ma per chi ha la sindrome di Down non è così semplice. Passano dieci anni, il loro progetto incontra mille ostacoli burocratici e non, il matrimonio sembra un miraggio irraggiungibile. Luca+Silvana, una storia d’amore raccontata con leggerezza e profondità che invita a riflettere sul diritto universale di amare e condividere la vita con un’altra persona.
“Nel 2016, dopo una proiezione del documentario Bar Mario, venni contattato da Luca e Silvana, i quali mi chiesero di realizzare un breve video. In un primo momento non capì la loro richiesta – spiega il regista – forse perché non la presi troppo sul serio. Solo successivamente, quando venni contattato da Claudia (la madre di Silvana) capii che necessitavano di un video, il quale non doveva essere pubblicato, ma che serviva, in vista del loro progetto di vita assieme, a dimostrare ai servizi sociali la loro autonomia nelle faccende domestiche. Un po’ spinto dalla curiosità, un po’dal senso di colpa dovuto al mio pregiudizio, decisi di realizzare questo video. Durante le riprese – continua Lisci – ho avuto modo di conoscerli meglio e constatare che il loro è un rapporto a tutti gli effetti. Da qui l’idea di un documentario. Sicuramente il potenziale narrativo e l’interesse sociale che la loro storia suscita era di grande stimolo, ma penso che la motivazione più̀ profonda che mi ha spinto a realizzare il documentario sia quel sentimento misto tra imbarazzo e sorpresa che ho provato nel ricredermi. In questo senso, oltre alla loro storia d’amore, credo sia stato interessante raccontare questo mio sentimento, e più̀ in generale, documentare come la società̀ ha reagito di fronte all’esigenza di Luca e Silvana”.
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