LUCA BARBARESCHI


“Italiani votate Viganò, da ministro cambierò tutto, datemi tempo e manterrò le vostre promesse”. Da una tribuna collocata ad hoc l’attore e regista Luca Barbareschi ripropone il suo personaggio ai giornalisti presenti all’anteprima romana del suo secondo film Il trasformista. Augusto, il protagonista, è un leader ambientalista che perde presto integrità morale e coerenza di ideali a contatto con il mondo politico romano. L’ingresso in Parlamento coincide con la sua inesorabile trasformazione che lo porterà a diventare un politico cinico, pronto a passare con disinvoltura da uno schieramento all’altro.
Il trasformista è un atto d’accusa, tra rabbia e ironia, innanzitutto contro la destra – vedi la locandina con Barbareschi/Viganò su sfondo che ricorda la scenografia delle convention di Forza Italia – e più in generale contro un modo di fare politica lontano dai drammi e dai problemi del paese reale. Il film, costato 3 milioni di Euro, distribuito dalla 01 Distribution in 40 copie, in uscita il prossimo 22 novembre, è intepretato, tra gli altri, da Rocco Papaleo, Luigi Maria Burruano, Arnaldo Ninchi.

Si fa riferimento a qualche fatto di cronaca recente?
Mi sono ispirato alla nota vicenda della discarica di Cerro Maggiore, che con le sue sostanze tossiche è ancora lì vicina a 4 asili. Del resto nel nostro paese sono oltre 40 le discariche di questo tipo e nulla è cambiato.

Come nasce il personaggio di Augusto Vigano?
Ho raccontato la storia di un puro, non di un voltagabbana classico. Volevo un personaggio epico e tragico, cha dalla purezza passa alla dannazione. Il suo è anche un tradimento interiore. E’ un film che Claudio Martelli, persona molto intelligente dovrebbe vedere. Lui è un personaggio politico al fondo tragico, forse quella che ho raccontato non è la sua storia, ma c’è un elemento psicologico comune.

Da lei cha ha votato Polo non ci si aspettava un film che non è tenero con l’attuale governo.
Trovo normale, anzi un dovere, che si faccia satira contro chi è al potere. Se ci fossero stati politici di sinistra al governo, avrei punzecchiato loro. Certo non mi comporto come coloro che, quando governava l’Ulivo, facevano satira solo contro l’opposizione.

Ha scelto da subito il finale?
Ho rinunciato a un finale buonista, cretino, costruito sulla mia ribellione interiore che mi spingeva a strapparmi i vestiti e a riabbracciare gli amici di sempre. Era un finale contro quella sana cattiveria di cui mi nutro. Per oltre un mese mi sono tormentato, che cosa poteva dire Augusto, diventato ministro, di fronte ai manifestanti? Poi, pensando all’inquadratura, l’ho visto cattivo, duro, spietato e lontano.

Come mai è venuta meno la partecipazione straordinaria dell’ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga?
Cossiga all’inizio aveva accettato, ma i tempi di lavorazione purtroppo non hanno coinciso con i suoi impegni. Avremmo potuto giocare sull’ambiguità nel rappresentare il personaggio del senatore a vita, che sembra matto e invece dà pochi e utilissimi consigli ad Augusto. Così ho riscoperto un vecchio attore televisivo e di teatro come Raffaele Pisu , un’icona della memoria.

Ma lei è pronto a candidarsi?
Ho avuto questa tentazione fin dal tempo del Psi, anche nelle ultime elezioni mi hanno proposto di candidarmi. Il fatto è che non sono ricattabile, non mi sento parte di un sistema che richiede complicità, che si regge su una melliflua trasversalità che porta a non avere un nemico. Se facessi politica, la farei seriamente.

E’ ancora vicino al Polo?
Tutti scommettevano che avrei fatto strada con il Polo al governo e invece ho lasciato dopo poco l’incarico al Teatro Eliseo. Nel frattempo ho visto, nell’ambito delle cariche teatrali, un “geronto-show”, invece di collocare 4 bravi artisti quarantenni.

Che ne pensa di Moretti politico a tempo pieno?
Moretti è una persona coerente, intelligente che ha sempre fatto politica. Con la sua Sacher Film e il suo cinema ha lasciato il segno. Ultimamente l’ho visto molto cambiato: io vado in giro in bicicletta, lui in macchina con la scorta.

autore
15 Novembre 2002

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