“La storia si ripete quando non impariamo. È un processo difficile, servono tante energie per imparare a farlo”. Sono queste le parole del regista ucraino Sergei Loznitsa, che a Venezia presenta il suo nuovo documentario The Kiev Trial, che mostra le immagini inedite del processo contro i responsabili dei crimini di guerra nazisti in Ucraina durante la seconda guerra mondiale. “Che cosa è l’umanità se permettiamo che queste azioni vengano compiute? Quando è iniziata la guerra tra Russia e Ucraina abbiamo iniziato a pensare a 8 anni fa, abbiamo visto ripetere sempre gli stessi errori e abbiamo capito che davvero non abbiamo imparato niente dalla guerra in Donbass”.
“Credo che la fine di questa guerra, che non so quando avverrà, ci dovrà essere un processo contro i crimini di guerra commessi dall’esercito russo in Ucraina. – continua il regista, autore tra le altre cose proprio di un film intitolato Donbass – Ovviamente un processo contro quello che la Russia che ha iniziato a compiere già nel 1927 e poi ancora con il crollo dell’URSS. Tutte fasi che hanno portato a quello che viviamo oggi. Non c’è niente di cui sorprendente in questo. Non è cambiato il loro modo di pensare e hanno creduto di avere abbastanza potere per fare quello che hanno fatto. Senza questi processi in cui vengono esposti tutti i crimini, le cose si ripeteranno. La mia idea è che saremo felici di fare un film su la guerra in Ucraina e su un futuro processo, lo spero davvero”.
E' possibile iscriversi per team di nazionalità italiana composti da registi alla loro opera prima o seconda, associati a produttori che abbiano realizzato almeno tre audiovisivi
"Il cinema italiano ne esce bene. E anche Netflix". Bilancio di fine Mostra per il direttore Alberto Barbera e il presidente Roberto Cicutto. Si registra un +6% di biglietti venduti rispetto al 2019. Tra i temi toccati anche il Leone del futuro ad Alice Diop, documentarista attiva da più di dieci anni
Abbiamo incontrato il regista Leone d’argento – Miglior Regia: “Non penso sia un film horror ma una storia d’amore, come non credo che L’Esorcista non sia un horror ma un film bergmaniano fatto a Hollywood”. Bones and All esce in Italia – e nel mondo – dal 23 novembre
A volte i veri protagonisti sono gli assenti, come il regista dissidente Jafar Panahi, imprigionato da ormai due mesi, a cui Luca Guadagnino e Laura Poitras dedicano i loro premi