LOREDANA CANNATA


Da Città del Messico alla Selva Lacandona fino a Cancun. Queste le tappe messicane di Loredana Cannata, l’attrice siciliana che è stata La donna lupo per Aurelio Grimaldi. Ad agosto Loredana è partita alla volta del Chiapas come osservatrice internazionale di una comunità filozapatista. Ha portato con sé una videocamera e l’idea di girare un documentario: “Un diario di un viaggio durato un mese e mezzo ma soprattutto una testimonianza delle lotte delle popolazioni locali”. Dalle 10 ore di materiale girato trarrà un film di 50 minuti dal titolo Insurgentes (Gli insorti).

In cosa consiste l’esperienza di osservatrice internazionale?
Tutto è cominciato con un corso seguito al centro sociale romano Casale Podere Rosa. Ho imparato i codici di comportamento per rispettare la cultura chapaneca, i perché della violenza contro gli indigeni, lo sfruttamento e le forme di biopirateria delle loro ricche risorse. Ho scoperto che Ford, Pirelli e Nestlé coltivano piantaggioni di palme africane utili per le loro industrie ma dannose per l’equilibrio ambientale. Gli osservatori internazionali servono ad attenuare le minacce e anche e limitare le incursioni delle formazioni militari del governo e di quelle paramilitari degli indigeni lacandoni, contrapposti alle altre comunità indios.

Che cosa mostrerai nel documentario?
A Città del Messico ho ripreso i murales di Diego Rivera e le proteste di studenti e autrasportatori contro il presidente Vicente Fox. Mostrerò anche le immagini del Museo Antropologico: qui, per una strana ironia, sono documentati gli usi e costumi delle popolazioni indigene, che la politica governativa sta distruggendo. Nella comunità chiapaneca spesso preferivo mettere via la videocamera in segno di rispetto verso una popolazione dignitosa e riservata. Toccherò anche la storia molto cruda delle donne di Ciudad Juárez dove, dagli anni Ottanta ad oggi, centinaia di donne sono state sequestrate, torturate e uccise. Una vicenda su cui scriverò anche un testo teatrale. Il documentario si concluderà a Cancun, teatro della mobilitazione contro il vertice del WTO. In quell’occasione sono stata ferita ad una gamba da un sasso lanciato da un poliziotto.

Come pensi di far circolare il film?
Proporrò al Torino Film Festival un’anteprima di qualche minuto. Poi affronterò le selezioni per Berlino. Comunque il documentario non avrà nessun copyright e chiunque potrà usare le mie immagini.

Le tue attività a favore del Chiapas continueranno?
Lavoro al gemellaggio tra due municipi autonomi del Chiapas e i comuni della provincia di Ragusa. In progetto ci sono la costruzione di una scuola e un ospedale. L’interesse per l’America Latina viene da lontano. D’altronde sono nata il 14 luglio, giorno della prima rivoluzione contro un potere che sembrava divino. Sono lontana dai partiti ma affine alla politica dei movimenti.

autore
09 Ottobre 2003

Interviste

Ti West
Interviste

Ti West: “in ‘MaXXXine’, gli anni ’80 che nessuno vuole mostrare”

Con MaXXXine, in sala con Lucky Red, Ti West conclude la trilogia iniziata con X: A Sexy Horror Story e proseguita con Pearl, confermandosi una delle voci più originali del cinema di genere dell’era Covid e post-Covid

play
Interviste

Trincia: “ognuno di noi ha sentito vicinanza con questo caso”

Dove nessuno guarda. Il caso Elisa Claps - La serie ripercorre in 4 episodi una delle più incredibili storie di cronaca italiane: il 13 e 14 novembre su Sky TG24, Sky Crime e Sky Documentaries.

play
Interviste

Luchetti: “ho voluto raccontare Carla anche come donna politica”

Codice Carla mostra come Carla Fracci (1936-2021) fosse molto più di una ballerina famosa.

Interviste

Marco Valerio Gallo: come ti disegno ‘Freaks Out’

Il disegnatore, illustratore e docente presso la Scuola Romana dei Fumetti ci racconta come ha lavorato sugli storyboard dell'ultimo successo di Gabriele Mainetti


Ultimi aggiornamenti