BERLINO – Ultima edizione diretta da Dieter Kosslick, per 18 anni saldamente in sella alla rassegna, in attesa del cambio della guardia con l’italiano Carlo Chatrian, che sarà in carica dal 2020. Con uno sguardo al futuro la 69esima Berlinale si apre giovedì 7 febbraio. Clima più mite del solito, quest’anno, ed è una buona notizia per le star che passeranno sul tappeto rosso del Berlinale Palast, tra cui la presidente della giuria Juliette Binoche. Grande attenzione alla parità di genere (sarà firmato nei prossimi giorni il protocollo già siglato a Cannes e Locarno), tanto più che il governo federale tedesco è rappresentato dal ministro della Cultura e dei Media Monika Grütters. Il festival, che l’anno scorso assegnò l’Orso d’oro alla romena Adina Pintilie, ha anche diffuso un comunicato con i risultati di una studio di settore sul gender nelle varie sezioni e nei comitati di selezione. Diretto da una regista anche il film d’apertura, The Kindness of Strangers di Lone Scherfig, cineasta danese notata già nel 2000 a livello internazionale con la commedia Italiano per principianti, che vinse qui l’Orso d’argento, il Premio della Giuria e il premio Fipresci. Nel cast del nuovo film Zoe Kazan, Tahar Rahim, Andrea Riseborough, Bill Nighy, Caleb Landry Jones, David Dencik, Nicolaj Kopernikus e Esben Smed Jensen, per raccontare la storia di Clara che scappa da un marito violento con i suoi due figli e trova in una New York avvolta nel gelo l’aiuto inaspettato di molte persone sconosciute pronte ad accoglierla e darle rifugio.
Il nuovo comitato di selezione del festival sarà composto da sette membri guidati da Mark Peranson: gli altri sono Lorenzo Esposito, Sergio Fant, Aurélie Godet, Paz Lázaro, Verena von Stackelberg, Barbara Wurm
Mehmet Akif Büyükatalay con la sua opera prima Oray ha vinto il GWFF Best First Feature Award alla Berlinale
"Scrivere questo film ha significato per me raccontare una verità, cosa che è diventata nel nostro paese sempre più difficile”. Questa è la dichiarazione di Roberto Saviano, vincitore del premio per la sceneggiatura alla 69ma Berlinale, assieme a Maurizio Braucci e al regista Claudio Giovannesi, per La paranza dei bambini, tratto da un suo romanzo
Orso d'argento per la sceneggiatura a La paranza dei bambini, Premio Fipresci per Dafne e un'accoglienza positiva per tutti i titoli della selezione italiana alla 69esima Berlinale. Il denominatore sorprendentemente comune sono i protagonisti di questi film, ragazze e ragazzi colti nella vita reale o a cui viene chiesto di interpretare personaggi vicini alla loro esistenza