Lo spaventoso Bambi

Il film che ha traumatizzato generazioni di bambini è il sesto incasso della storia del cinema d'animazione: scopriamo otto curiosità su uno dei lungometraggi simbolo della Disney


È uno degli omicidi più famosi della storia del cinema. Una madre e il suo bambino sono a passeggio, tra i boschi, godendo del primo giorno  di primavera dopo l’inverno che ha congelato la natura. Purtroppo non si rendono conto di un  pericolo imminente. E noi siamo ignari quanto loro.

Un’arma da fuoco è fuori campo e presto sparerà. Abbiamo un indizio, però, che ci mette in fibrillazione: l’allarme improvviso della madre, il suo tentativo frenetico di portare in salvo il figlio, stretta tra panico e disperazione. Si separano. Il cacciatore spara. La neve ricomincia a cadere, solo e in lacrime per la madre perduta, il cucciolo ora deve affrontare la vita senza nessuna protezione.

Non è l’incipit di un film drammatico o di un thriller ad alto dosaggio emotivo. È un’opera d’animazione che ha conquistato decine e decine di milioni di spettatori nel mondo. Che ha commosso generazioni di persone e continua a farlo a distanza di oltre 75 anni dalla sua uscita.

È Bambi, il sesto incasso di un film animato nella storia del cinema. Aggiustando il dato economico con l’inflazione (ricordiamo che è uscito nel 1942 nelle sale) ha portato al botteghino Disney: 1,67 miliardi di dollari. Una cifra enorme che sancisce lo statuto di classico assoluto. Eppure non iniziò con un botto, ma con un flop. Il film perse soldi al box office alla prima uscita, ma iniziò a recuperare il costo considerevole (oltre 2 milioni di dollari) durante la riedizione del 1947 e da allora non si è più fermato.

Forse più di ogni altro film per bambini, è ricordato soprattutto per i suoi momenti di terrore: non solo l’uccisione della madre del protagonista, ma anche l’incendio della foresta che minaccia di annientare tutti i personaggi principali. Stephen King ha definito Bambi il primo film dell’orrore che abbia visto nella sua vita e Quentin Tarantino scrive nel suo bestseller Cinema Speculation (La nave di Teseo): “C’era qualche film in grado di sconvolgermi? Sì. Bambi. Bambi che si smarrisce, la madre uccisa dal cacciatore e il rogo della foresta mi scioccarono più di qualunque altra cosa avessi visto al cinema.” Poi continua: “Sono abbastanza sicuro del motivo per cui io ne rimasi così traumatizzato. Ovviamente, il fatto che Bambi perda la madre colpisce un bambino in ciò che gli sta più a cuore. Ma penso che più che per la dinamica psicologica, per me il vero shock fu che il film diventava inaspettatamente una tragedia”.

Nonostante gli elementi spaventosi e traumatizzanti della storia, l’amore per Bambi è universale e trasversale a tutte le generazioni.

E ora le otto curiosità su Bambi

1.    Il film è basato su un romanzo di grande successo del 1922  – Bambi: Una vita nel bosco – di Felix Salten, il cui vero nome era Siegmund Salzmann: un impiegato austriaco delle assicurazioni che iniziò a scrivere per noia. Ebbe l’ispirazione per il suo romanzo durante un viaggio in Italia, quando rimase affascinato dalla parola italiana “bambino”. Da qui “bambi”.

2.    La versione originale del romanzo fu vietata e bruciata nella Germania nazista, dove era considerata una parabola sul trattamento degli ebrei in Europa.

3.    “Uomo nella foresta” era una frase in codice usata dai dipendenti Disney quando Walt Disney scendeva dal corridoio.

4.    A differenza di ciò che si faceva all’epoca, Walt Disney ha insistito affinché fossero i bambini a dare le voci agli animali quando erano cui Il piccolo Peter Behn di sei anni, fece un’audizione insieme a molti altri bambini per il ruolo dei figli di Mamma Coniglio. Quando Behn pronunciò la battuta: “Il giovane principe è caduto?”, un direttore del casting che stava assistendo al provino gridò: “Portate via quel bambino! Non sa recitare”! Tuttavia, agli animatori Disney che ascoltarono il nastro del provino piacque molto la voce del bambino. Behn fu richiamato allo studio e il personaggio di Tamburino fu creato in gran parte sulla base della sua performance vocale.

5.    Per quanto abili fossero gli animatori, i disegnatori Disney non riuscivano a disegnare con precisione le corna del padre di Bambi. Questo a causa delle complicatissime prospettive richieste. Per ovviare al problema, è stato realizzato un calco in gesso di corna vere, che è stato poi filmato in tutte le angolazioni. E da qui usato il rotoscopio per renderle in animazione.

6.    Nel dicembre 2018, un bracconiere del Missouri è stato condannato a un anno di carcere per aver ucciso illegalmente cervi per ricavarne trofei. Come parte della pena, gli è stato imposto di guardare questo film una volta al mese.

7.    Gli animatori Disney hanno trascorso un anno a studiare e disegnare cervi e cerbiatti per perfezionare l’aspetto di Bambi e dei suoi genitori e amici. I cervi sono notoriamente difficili da rendere in termini umani, poiché i loro occhi sono ai lati del viso, la loro bocca non si presta a parlare e non hanno un vero e proprio mento. Alla fine l’animatore Marc Davis ha risolto queste difficoltà infondendo nel personaggio di Bambi i tratti di un bambino umano.

8.    Il primo e uno dei pochi lungometraggi Disney in cui le canzoni non sono cantate da nessuno dei personaggi del film, ma da solisti o da un coro fuori schermo. È stato anche l’unico film non musicale dei Walt Disney Animation Studios fino a La carica dei 101 (1961), uscito quindi 19 anni dopo.

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14 Agosto 2024

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