Dal 20 al 23 settembre torna a Roma al Palazzo delle esposizioni (Auditorium e Sala 9, ingresso da via Milano) la quinta edizione del Live Cinema Festival che porta nella Capitale le più innovative performance live di spettacoli audio visual, screenings, workshop. Quattro giorni, a ingresso gratuito, durante i quali macchine, arte e tecnologia si uniscono per diffondere nuovi messaggi, nuovi immaginari di artisti internazionali. La sezione Screenings propone una selezione di documentari, making of, interviste agli artisti delle passate edizioni del festival e la proiezione speciale di FEST, il nuovo short film sperimentale dell’artista russo di base in Germania Nikita Diakur dove animazione 3D, schermate di software, errori e simulazioni real-life si fondono.
Quella del “Live Cinema” è una tecnica narrativa sperimentale applicata al video performativo che dà vita alla creazione simultanea di suoni e immagini in tempo reale. In un’epoca storica in cui la tecnologia ha invaso ogni aspetto della vita, Live Cinema Festival vuole abbattere le frontiere tra il mezzo e il contenuto, manipolando immagini e utilizzando diverse tecniche al fine di creare un contenuto finale frutto dell’improvvisazione e dell’abilità degli artisti. Si inaugura giovedì 20 settembre con uno tra gli ospiti più attesi, il collettivo inglese The Light Surgeons formato da pionieri dell’ Audiovisual performing arts che stavolta presenta “Atemporal 2.0”, un saggio audiovisivo incentrato sui temi della memoria, del tempo e dello spazio, risultato della fusione di materiali visivi, musica elettronica e alcune registrazioni del poeta, pittore e scrittore John Berger.
Domenica 23 settembre la kermesse chiude con un altro imperdibile spettacolo: “The Infinite Now”, performance dell’artista olandese Armand Dijcks presentata per la prima volta live e concepita insieme alla direzione artistica del festival. Un seducente viaggio nell’eternità dei mari accompagnato dalla sognante colonna sonora di Andre Heuvelman curata dal tecnico del suono Frans de Rond e dalle splendide immagini delle onde dell’oceano immortalate da Ray Collins. Gli altri nomi in cartellone sono sempre di altissima qualità. Ad esempio la band Mïus X Attaray, progetto audiovisual dell’artista ungherese Gergely Álmos e Andrea Sztojanovits della Sonar Kollektiv, l’etichetta tedesca fondata dai Jazzanova, che sabato 22 settembre dà origine a un viaggio audiovisivo senza tempo con la première “The Digital Tale of Geometric Shapes”.
Giovedì 20 settembre i promettenti austriaci Apnoa invece presentano la première “Amnis”, ultimo lavoro di un trittico audiovisuale delineato sul concetto di dromologia, mentre venerdì 21 i francesi Texture Droite rievocano gli universi di Jon Hopkins e di Rival Consoles mescolando suoni malinconici e delicati a ritmi potenti e grezzi. Gli artisti ospiti il 22 settembre vengono invece dalla Repubblica Ceca: Citty & Aeldryn con i loro sintetizzatori modulari e l’immaginario visivo si esibiscono in “Infinity Insight”, una performance AV tra analogico e digitale. E ancora, domenica 23 arrivano dalla Polonia i visuals onirici di Ari Dykier coadiuvati dal flauto della musicista Ewa Liebchen prendono forma nella première “Vento”. Venerdì 21 viene inoltre presentata la prima co-produzione di LCF con il team Ipologica e Flxer con la première “Onn Frame”, una performance AV in costante evoluzione e frutto della ricerca e interazione tra suono, immagine e tecnologia. Ad arricchire ulteriormente la programmazione del Festival, il 20 settembre parte anche il workshop gratuito della durata di 4 giorni per 8 ore complessive sul Digital Storytelling. Incentrato su questa nuova tecnica nel contesto artistico-performativo, il workshop mira a dare gli strumenti sia di conoscenza che di tecniche e tecnologie per la realizzazione di una performance Audio Video di Live Cinema. Per parteciparvi è necessaria la prenotazione inviando una mail a workshops@livecinemafestival.com : verrà rilasciato un attestato di frequenza al termine.
La 23ª edizione del Festival, dal 7 al 15 dicembre, celebra Glauber Rocha e Francesco Guccini, accende i riflettori sul cinema indipendente e affronta temi di attualità come il gender gap nel settore cinematografico
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