Dal 23 al 31 ottobre a Salerno torna Linea d’Ombra Festival per la 25ma edizione. Quest’anno lo sguardo è puntato al virtuale “senza perdere la tenera presenza dei corpi desideranti” come ribadito dalla direzione artistica firmata da Peppe D’Antonio, Luigi Marmo e Boris Sollazzo. Il tema che farà anche da traccia è “Crisi”, una scelta che ha origine ancor prima della pandemia e che si fonda sull’etimo della parola.
“Crisi significa separazione, scelta e giudizio, ma il termine può essere inteso anche come un “accadere rivelatore”, un’apertura, un varco verso qualcosa di cui ancora ignoriamo i contorni. Di fronte a questo spazio insondato si rende necessario operare delle scelte – dicono i direttori -Da molti anni i festival più avvertiti e in sintonia col proprio tempo si stavano interrogando sulla propria natura nell’epoca del cinema espanso, ora è tempo di provare a cercare altre vie per vivere le immagini che modellano il nostro più intimo sentire. La formula che nelle prossime settimane racconteremo sarà ibrida, in un momento in cui non si fanno festival, noi proveremo a farne due. Anzi, di più: il format festival diventerà non solo recettore d’opere, ma anche elemento attivo di costruzione di narrazione. Le crisi si superano rilanciando, unendosi e diventando comunità, rompendo schemi. Ci proveremo, come abbiamo sempre fatto”.
Cinque sono i concorsi già lanciati sulla piattaforma FilmFreeway. Il comitato di preselezione con Franco Cappuccio, Aldo Galelli e la direzione artistica sono già al lavoro per la visione delle prime opere iscritte.
Si potrà concorrere alla sezione “Passaggi d’Europa” con lungometraggi, senza alcuna limitazione di genere o di stile, prodotti in Europa tra il 2019 e il 2020. Al miglior film della sezione andrà il Premio Linea d’Ombra Passaggi d’Europa 2020. Per “LineaDoc” si prevedono documentari, tra corti e lungometraggi, prodotti in tutto il mondo tra il 2019 e il 2020. Al miglior film della sezione andrà il Premio Linea d’Ombra LineaDoc 2020.
“CortoEuropa”, “VedoAnimato” e “VedoVerticale”, rispettivamente dedicate a corti tradizionali, d’animazione e specificamente girati con il cellulare.
Tutti i film saranno presentati in formato originale e con sottotitoli in italiano. Nella selezione saranno privilegiate le opere inedite per l’Italia.
La 23ª edizione del Festival, dal 7 al 15 dicembre, celebra Glauber Rocha e Francesco Guccini, accende i riflettori sul cinema indipendente e affronta temi di attualità come il gender gap nel settore cinematografico
In programma una Masterclass di Enzo d’Alò e la proiezione del restauro di Vito e gli altri di Antonio Capuano, realizzato da Cinecittà
Tra i protagonisti Michele Placido, Francesco Costabile, Bruno Bozzetto, Marianna Fontana, Marco Amenta. In programma la proiezione del restauro di Milano Calibro 9
La cineasta tedesca riceve la Laurea Honoris Causa all’Università di Firenze e si racconta sul palco in un dialogo a tutto campo con Piera Detassis