Linea d’Ombra Festival, un appuntamento che si rinnova per la ventiquattresima volta a Salerno, dal 17 al 21 dicembre.
L’evento si snoderà tra Palazzo Fruscione, la Sala Pierpaolo Pasolini e il Cinema Fatima, sotto la direzione artistica del giornalista/critico cinematografico Boris Sollazzo, del videomaker e regista Luigi Marmo e del presidente di Linea d’Ombra Peppe D’Antonio.
Linea d’Ombra Festival cerca nuove energie e slancio per le sfide culturali che affronta con l’avvicinarsi del suo quarto di secolo.Tra queste, i tre concorsi, CortoEuropa, VedoAnimato e LineaDoc, per i quali è possibile iscrivere le opere fino al 17 novembre.
Tutte le informazioni sono reperibili su www.lineadombrafestival.it.
E poi Nero Italiano, una maratona notturna dei più importanti horror realizzati in Italia tra gli anni sessanta e settanta, introdotti da critici, autori ed esperti del genere. Quattro sale, venti film, e un concorso per un evento che vuole riconnettere pubblico e sala attraverso uno dei generi più popolari e amati.Una riflessione soprattutto sul tempo, che si collega con un altro dei momenti importanti della XXIV edizione di Linea d’Ombra Festival, la sezione dedicata al Time Lapse.
La XXIV edizione di Linea d’Ombra Festival è promossa e organizzata dall’Associazione SalernoInFestival con il sostegno della Regione Campania, del Comune di Salerno e di uno sponsor privato (l’agenzia di web marketing Mirò).
La 23ª edizione del Festival, dal 7 al 15 dicembre, celebra Glauber Rocha e Francesco Guccini, accende i riflettori sul cinema indipendente e affronta temi di attualità come il gender gap nel settore cinematografico
In programma una Masterclass di Enzo d’Alò e la proiezione del restauro di Vito e gli altri di Antonio Capuano, realizzato da Cinecittà
Tra i protagonisti Michele Placido, Francesco Costabile, Bruno Bozzetto, Marianna Fontana, Marco Amenta. In programma la proiezione del restauro di Milano Calibro 9
La cineasta tedesca riceve la Laurea Honoris Causa all’Università di Firenze e si racconta sul palco in un dialogo a tutto campo con Piera Detassis