Linea d’ombra 2006

Jam session, omaggi musicali, giovani talenti emozionati e tanti ospiti sul palco: questa la serata conclusiva dell’undicesima edizione di Linea d’ombra condotta da Maurizio Di Rienzo affiancato sul palco da Peppe d’Antonio.
Ivan Franek ha premiato il vincitore di CortoEuropa ed ha scherzato con il pubblico: “Sono contento di rivedere Salerno, c’ero stato per girare Sulla mia pelle ed ero riuscito a prendere ben otto chili mangiando solo mozzarella di bufala. E poi non riesco più a dimenticare i limoni della costiera: che posto fantastico!”. A ritirare il meritato riconoscimento ad una carriera non più agli esordi Valeria Solarino che ha raccontato retroscena e sensazioni personali dei film che l’hanno fatta conoscere e apprezzare dal pubblico: “Fame chimica, una delle mie prime interpretazioni, ha avuto problemi di distribuzione: nonostante l’apprezzamento del pubblico uscì in sala con solo 5 copie. E’ stato divertente e strano recitare in quel film perché ho interpretato un personaggio molto diverso da quello che sono. La maggior parte degli interpreti in scena non erano attori ma ragazzi provenienti da veri centri sociali e questo mi ha fatto avvicinare ad una realtà fino a quel momento per me molto lontana. Con Fabio Volo sul set di La febbre ridevo in continuazione, mi sono molto divertita. Alessandro D’Alatri invece era molto attento ed esigente con la troupe, grazie a lui ho capito la bellezza dell’essere attrice: non fingere solo di essere qualcos’altro ma portare me stessa e le mie esperienze in un progetto comune da realizzare. Che ne sarà di noi invece è stata per me una vera vacanza: avevo un ruolo marginale che non mi ha impegnato molto ed ho girato tra amici in un posto bellissimo della Grecia”. E’ la volta poi di Vanessa Incontrada premiata per la qualità artistica e l’eclettismo più volte dimostrati. L’attrice ha parlato dei suoi esordi: “In Il cuore altrove mi sono lasciata guidare da Pupi Avati che è molto comunicativo con gli attori e tratta chiunque sul set allo stesso modo: per me che ero alla prima esperienza e mi sentivo a disagio al fianco di attori del calibro di Giancarlo Giannini è stato molto importante. A/R Andata+Ritorno era un lavoro diverso, eravamo tutti giovani e c’era una collaborazione più paritaria anche con il regista Marco Ponti: anch’io potevo dire la mia su scene o inquadrature.
Tra i premi assegnati dalla giuria di esperti – composta da Giovanni Spagnoletti, Francesco Patierno e Lorenza Indovina – una menzione speciale all’italiano Sangue La morte non esiste, esordio alla regia di Libero De Rienzo in uscita in sala il prossimo 5 maggio.