Giovedì 7 novembre, alle ore 16,30, nella sala Mechelli del Consiglio Regionale del Lazio si terrà la cerimonia di consegna dei premi Kineo, con un particolare riconoscimento per Lina Wertmuller. Alla presenza dei vertici istituzionali e del presidente della Rai, Marcello Foa, saranno consegnati alla regista i riconoscimenti del Consiglio Regionale e della Regione Lazio e una targa speciale da parte di Kineo, a ricordo di quest’anno per lei trionfale che l’ha vista ricevere l’Honorary Award, ossia il Premio Oscar alla carriera, La cerimonia di Kineo, il Premio al Cinema Italiano presieduto da Rosetta Sannelli, si svolge in collaborazione col Centro Sperimentale di Cinematografia, che grazie al restauro di Pasqualino Settebellezze, col contributo di Genoma Films, ha rilanciato, al Festival di Cannes, dove il film è stato presentato, la candidatura agli Honorary Oscar della regista. Nella stessa occasione saranno attribuiti anche i Premi Kinéo alle Arti del Cinema: alla carriera per la produzione ad Adriano De Micheli per Dean Film; alla carriera per la sceneggiatura a Filippo Ascione; alla carriera per la regia a Tinto Brass. Il premio per la miglior sceneggiatura va a Pupi Avati per Il Signor Diavolo; per la miglior produzione ad Amedeo Pagani per L’uomo che comprò la luna; alla miglior scenografia a Gianni Carluccio per Una storia senza nome; alla miglior fotografia a Luigi Martinucci per Il testimone invisibile; ai migliori costumi a Giorgia Guglielman per Rocco Schiavone.
La regista riceverà il premio per La Chimera il 13 novembre, con la proiezione del suo nuovo cortometraggio Allégorie citadine e un incontro
La motivazione del riconoscimento: “è un approccio sorprendente, commovente e innovativo al tema molto delicato dell'adozione”
"Costruisce ponti fra culture, generazioni e popoli”, si legge nella motivazione del riconoscimento, che per la prima viene attribuito a un regista che “si muove tra il più sofisticato cinema d'autore e l'attenzione per il pubblico”
La premiazione si terrà il 3 dicembre presso la sala Lo Schermo Bianco di Bergamo. La giuria include figure di spicco come la produttrice Elisabetta Olmi e il critico cinematografico Massimo Lastrucci