SPELLO – Superstar del festival del cinema di Spello è Lillo, ormai affermatissimo volto del cinema e della televisione italiani. Quella sugli Avengers è una battuta, sia chiaro. Ma con lui… mai dire mai!
Pasquel Petrolo, noto semplicemente come Lillo, ha iniziato la sua carriera negli anni ’80 come autore di fumetti, prima di fondare nel 1991 il gruppo musicale e comico Latte & i Suoi Derivati insieme a Claudio Gregori (Greg).
Da allora, il duo ha portato avanti una lunga carriera tra teatro, radio, televisione e cinema, con uno stile comico surreale e demenziale che li ha resi molto amati dal pubblico. Negli ultimi anni, Lillo ha vissuto una rinnovata popolarità grazie alla sua partecipazione alla prima edizione di LOL – Chi ride è fuori su Prime Video nel 2021. In questo show ha conquistato il pubblico con il personaggio di Posaman, un supereroe delle pose improbabili, che è diventato un fenomeno virale. Il successo di LOL ha portato alla creazione della serie Sono Lillo, uscita nel 2023, in cui l’attore gioca con la sua stessa immagine e con l’impatto che il personaggio di Posaman ha avuto sulla sua carriera e sulla sua vita privata. Parallelamente, Lillo ha continuato a lavorare nel cinema e in televisione. Nel 2022 ha diretto e interpretato Gli idoli delle donne, una commedia che lo ha visto nuovamente affiancato da Greg. Sempre nello stesso anno, ha co-condotto il programma Danza con me su Rai 1 con Roberto Bolle e Serena Rossi, dimostrando la sua versatilità anche nel mondo dell’intrattenimento televisivo.
A Spello porta Gli addestratori di Andrea Jublin, commedia sentimentale sul rapporto tra cani e padroni.
Dramma e ironia. A volte bisogna conciliarli…
“Nella vita ci sono entrambe le cose. Nel mondo ci sono cose comiche che al contempo fanno anche paura, momenti horror e momenti comici”.
Come si trova nel mondo odierno del politically correct?
“Vengo da uno spettacolo romano che si chiama Movie Erculeo, dove c’erano varie gag a riguardo. E’ andato benissimo. In uno sketch parliamo della necessità di inserire tutte le etnie possibili nei film di oggi. E’ giusto prendere un attore coreano per un ruolo da coreano, ma non dover inserire a forza coreani in un film di eschimesi. In un altro esploro tutto quello che non si può dire. Devo descrivere una persona bassa e grassa e non so come fare… alla fine chiedo di essere arrestato”.
E con i social come la mettiamo?
“Lì un po’ mi censuro, perché c’è gente che commenta senza nemmeno leggere bene, o che comunque non mi conosce, non sa quello che faccio di solito. Chi viene a vedermi a teatro sa chi è Lillo, sa cosa aspettarsi, su Internet è diverso, non sempre si coglie l’ironia”.
Lei ha un rapporto speciale col mondo dei fumetti. Le manca un cinecomic!
“Vengo da quel mondo, in effetti, e sono stato felicissimo di doppiare diversi film Disney. Su Prime Video ora do la voce al protagonista della serie animata Il Baracchino, moderna e autoriale. Vado spesso a Lucca Comics. L’anno scorso sono stato una specie di patrono”.
Sì, ma noi la vogliamo in un film Marvel!
“Me lo hanno chiesto, in effetti. Ora mi unisco agli Avengers. Scherzi a parte, non penso che Posaman sarebbe molto collaborativo”.
E la musica? E’ vero che i Latte e i Suoi Derivati si sono sciolti?
“Ma no. Abbiamo fatto dei concerti da poco, sold out. O forse è vero che siamo sciolti, ma lo siamo da anni. Non produciamo più dischi, ma ogni tanto facciamo una rimpatriata. Lo spirito è quello, va presa così”.
Cosa guarda Lillo quando ha tempo?
“Adesso non voglio sembrare quello che si lamenta, ma non è che ne abbia molto. Comunque, solo cinema e serie. Tv pochissima, non conosco i personaggi televisivi, anche per questo vado poco alle feste, se no rischio di fare figuracce perché non li riconosco. In questo mi aiuta un po’ mia moglie, che invece si informa”.
Un suo grande successo è stato Elf me, il film di Natale dove interpreta un elfo. Ci sarà un seguito?
“In effetti è andato benissimo, anche negli USA. Nella classifica dei film di Natale più visti su Prime era quarto. E’ uscito in tutto il mondo, anche in Spagna è stato molto amato. Ma costa veramente quasi come gli Avengers… e non esce al cinema, quindi ci devono ragionare bene”.
Lo farebbe un ruolo drammatico?
“Sto facendo un film carcerario, che non ha ancora un titolo provvisorio, dove metto su una band tra i detenuti. Non è proprio un dramma ma ha momenti commoventi. C’è tanta umanità. Come dicevo credo che si possa alternare dramma e commedia, io li amo i film così, pensiamo a Monicelli e a La grande guerra. Siamo maestri in questo, ma anche Gli addestratori ha molta alternanza”.
Un regista con cui le piacerebbe lavorare?
“L’importante è stare bene con le persone con cui collaboro. Ora mi trovo bene con Eros Puglielli, con cui abbiamo realizzato vari progetti. Ora stiamo facendo un giallo, una specie di Invito a cena con delitto. Non posso dire altro”.
Ci sono ancora LOL e Sono Lillo nel suo futuro?
“Non rifarò LOL, è andata. Altrimenti dovrebbero chiamarlo LIL. Lo amo, ho fatto l’ospite, il giudice, ma adesso basta. Devono spaziare e fare largo ai giovani. Un altro Sono Lillo mi piacerebbe. Sono tutti contenti del primo, ma stanno tutti attenti al budget”.
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