“Les éclats” di Sylvain George aprono il Cinema Corsaro

VENEZIA – Il “Cinema Corsaro”, la selezione indipendente delle Giornate degli Autori in questa 69.a edizione della Mostra di Venezia svela il suo titolo a sorpresa. Si tratta di
Les éclats (Ma gueule, ma révolte, mon nom) di Sylvain George, che sarà presentato il 2 settembre alle 23 alla Pagoda, alla presenza dell’autore e delle distributrici Paola Cassano e Caterina Renzi.

Riprendendo il tema caro al cineasta – che con Qu’ils reposent en révolte (des figures de guerre) aveva offerto una poderosa ode ai migranti – il film racconta della massa di uomini di Calais in attesa di saltare su una nave con il sogno di raggiungere l’Inghilterra. Les éclats sono i frammenti di voci, risate e rabbia; stralci di vocaboli, immagini e memoria, parole che sembrano contemporaneamente vicine e lontane. Les éclats è vincitore del premio Miglior Documentario Internazionale della 29° edizione del Torino Film Festival, ha le musiche originali di Diabolo e la voce narrante di Valérie Dréville. Prodotto da Noir Production, sarà distribuito in Italia in autunno da Paola Cassano e Caterina Renzi con il progetto Les Éclats Italia, che si basa sull’intuizione di trovare per il film la maggiore visibilità possibile organizzando una serie di singoli eventi e proiezioni in collaborazione con gli esercenti e gli operatori più attenti.
 

La prima tappa è quindi questo bCinema Corsaro, che accoglie nella propria sezione Les éclats in vista della sua distribuzione italiana. L’autore presenterà nella stessa occasione anche un intenso work in progress del nuovo film in lavorazione Vers Madrid, dedicato alla nascita del movimento degli Indignados, come a comporre film dopo film una mappa delle tensioni profonde, delle speranze e delle lotte che attraversano i popoli e i paesi d’Europa.

“Le Giornate degli autori – dichiara Giorgio Gosetti – nel pieno rispetto dell’autonomia artistica di Cinema Corsaro, sono del tutto solidali con le distributrici di un film ‘difficile’ e che merita proprio per questo di essere sostenuto in ogni modo. Per questo motivo abbiamo accettato un ‘fuori programma’ anomalo, nonostante una prima versione del film abbia avuto il migliore successo al Torino Film Festival”