CANNES – Sia alla proiezione serale ufficiale che a quella pomeridiana affollatissima al Grand Théâtre Lumière di Cannes, Les Amandiers di Valeria Bruni Tedeschi è stato accolto da ovazioni da parte di migliaia di spettatori.
Nel film, un candidato “hot” al Palmarés 2022, hanno creduto fin dalla fase progettuale i produttori Angelo Barbagallo di BiBi Film e Andrea Occhipinti di Lucky Red. Anche Paolo Del Brocco di Rai Cinema ha preso parte al team coproduttivo che comprende le compagnie francesi Ad Vitam Productions, Agat Films & Cie e Arte France Cinéma.
Il film viene venduto nel mondo da Charades e uscirà in Italia in autunno distribuito da Lucky Red. “Cresciuta sui palcoscenici, Valeria Bruni Tedeschi firma un’ode magnifica dedicata agli attori”, scrive Franck Leclerc su ‘Nice Matin’.
“Raccogliendo volti, posture, tentativi di recitazione, tentativi e fallimenti, il film si trasforma in uno studio sismografico dell’apprendimento teatrale”, commenta Mathieu Macheret su ‘Le Monde’.
Ne Les Amandiers Valeria Bruni Tedeschi ha affidato al poliedrico attore e regista Louis Garrel – già interprete di Jean-Luc Godard nel film Il mio Godard (2017) di Michel Hazanavicius e di quello del regista francese snob in Rifkin’s Festival (2021) di Woody Allen – la parte del mitico ‘metteur en scène’ teatrale e cinematografico Patrice Chéreau (1944-2013). Il creatore del famoso Théâtre des Amandiers di Nanterre, nella banlieue parigina, aveva collaborato col Piccolo Teatro di Giorgio Strehler fin dai primi anni ‘70 e aveva portato spesso sulle scene italiane i suoi memorabili spettacoli.
Una vicenda di torture e spionaggio nel thriller del regista svedese di origine egiziana Tarik Saleh. Vincitore del premio alla miglior sceneggiatura al Festival di Cannes e nelle sale italiane dal 6 aprile 2023 con il titolo La Cospirazione del Cairo
L’incontro con la stampa italiana di Charlotte Vandermeersch e Felix Van Groeningen, Prix du Jury a Cannes 2022: i produttori “Gianani e Gangarossa ci hanno teso una mano per il futuro” e “lavorando a questo film abbiamo conosciuto il cinema italiano contemporaneo: Favolacce, Alice Rohrwacher e il cinema di Carpignano”.
La parola alla giuria del 75°. Il presidente Vincent Lindon ha voluto esprimere la gratitudine “per avere cambiato la vita di alcune persone”, mentre l’attrice italiana Jasmine Trinca dichiara "ci salutiamo con il cuore pieno"
Il ministro della Cultura celebra il premio al film Le otto montagne, con Alessandro Borghi e Luca Marinelli, Prix du Jury, ex aequo con la co-produzione italo-polacca Eo di Jerzy Skolimovski