“Far vivere le emozioni del cinema di Troisi sul grande schermo a chi allora non c’era”. E’ questo, per Lello Arena, il regalo offerto dal ritorno in sala, dopo quasi 35 anni, il 23 e il 24 novembre, in circa 200 copie con Microcinema, di Ricomincio da tre (1981), strepitosa opera prima di Massimo Troisi, proposta nella versione restaurata dalla Cineteca Nazionale. “Oggi la mancanza di Massimo è quotidianamente sempre più insopportabile – aggiunge Arena, grande amico di Troisi, compagno nella Smorfia e co-interprete del film – ci vorrebbero 10 mila Troisi per dare speranza”.
La commedia, vincitrice dei David di Donatello come miglior film e per l’attore protagonista e di quattro Nastri d’argento, prodotta da Fulvio Lucisano e Mauro Berardi con 450 milioni di lire, ha incassato quasi 14 miliardi. “Molti esercenti inizialmente temevano che il napoletano di Massimo non si capisse. Al cinema Apollo di Milano ho chiesto di tenerlo almeno cinque settimane garantendo l’incasso, ma non ce n’è stato bisogno, il film è esploso subito”, ricorda Lucisano, che dopo aver visto la Smorfia a teatro aveva convinto l’attore, autore della sceneggiatura con Anna Pavignano, a dirigere anche il film. Un successo clamoroso, con punte come quella del Gioiello di Roma “dove Ricomincio da tre è rimasto in programmazione per due anni e mezzo”.
Eppure non era stato facile per Troisi trovare finanziatori: “In molti ci chiedevano un film della Smorfia, mentre noi volevamo realizzare qualcosa di più originale – ricorda Arena -. Massimo metteva una grande cura in tutto quello che faceva e aveva il coraggio di andare controcorrente, oggi è raro, in un mondo sempre più omologato. Si fanno tutte cose uguali, nonostante ci siano molti talenti”.
Nel film, per certi versi autobiografico, Troisi è Gaetano, giovane timido e stanco della sua vita a San Giorgio a Cremano, che decide di realizzare un vecchio sogno, trasferirsi a Firenze dalla zia (Marina Pagano). Una nuova vita iniziata prendendo un ‘passaggio’ da un automobilista con tendenze suicide (Michele Mirabella) e che gli porta l’incontro con Marta (Fiorenza Marchegiani). Arena, che nel film è Lello, il miglior amico di Gaetano, ricorda il set come un happening. “Massimo era timido e molto gentile con tutti, ma sapeva sempre molto chiaramente quello che voleva”. Nei suoi film “andava oltre le parole, aveva una capacità di farsi comprendere intimamente, grazie a una spinta emotiva”. Ricomincio da tre segna anche l’inizio del sodalizio fra Troisi e Pino Daniele, autore delle musiche, conosciuto a Torino durante la trasmissione Non stop: “Fra loro è nata una grandissima intesa umana e artistica, si sono voluti molto bene – dice Arena – Se questo mondo è un po’ migliore lo si deve anche ad artisti come Massimo e Pino”. In un momento di paura generalizzata, aggiunge Arena, “l’unico antidoto è produrre bellezza e arte. Chi le vuole eliminare non ha mai vinto”.
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