Lecce 2024, Ulivo d’Oro a Ken Loach e Giovanna Mezzogiorno

Alla XXV edizione del Festival del Cinema Europeo anche un omaggio a Tyrone Power, emblema dello star system hollywoodiano classico


La XXV edizione del Festival del Cinema Europeo diretta da Alberto La Monica, si svolgerà a Lecce da sabato 9 a sabato 16 novembre 2024, presso il cinema Multisala Massimo.

Una XXV edizione all’insegna del nuovo cinema europeo con 10 titoli in concorso per il Premio Ulivo d’OroCristina Soldano, provenienti da Danimarca, Lussemburgo, Francia, Lituania, Paesi Bassi, Germania, Serbia, Norvegia, Grecia e Portogallo. Accanto ai film in concorso per l’Ulivo d’Oro quelli della sezione “Cinema e Realtà”, rassegna di documentari italiani, “Puglia Show”, concorso di cortometraggi riservato ai giovani registi pugliesi under 35. Tante anteprime e i premi Mario Verdone ed Emidio Greco.

Ken Loach è il protagonista del cinema europeo e a lui il Festival dedica un tributo, a cura di Massimo Causo, che comprende una retrospettiva dei film più rappresentativi della sua carriera scelti dal Festival insieme al regista, una conversazione con Luciana Castellina e la consegna dell’Ulivo d’Oro alla Carriera. Sono 8 i film presentati: Riff Raff (1991), Piovono pietre (1993), Terra e libertà (1995), Bread and roses (2000), Il vento che accarezza l’erba (2006), La parte degli angeli (2012), Io, Daniel Blake (2016), The old oak (2023).

Giovanna Mezzogiorno, è invece la protagonista del cinema italiano di questa XXV edizione, un omaggio con sei film della sua poliedrica carriera di attrice e la presentazione del cortometraggio Unfitting (2024) che la vede al debutto alla regia e anche in veste di sceneggiatrice e che ha al centro della storia il corpo della donna e il body shaming. La Mezzogiorno terrà un incontro con il pubblico e le verrà consegnato l’Ulivo d’Oro alla Carriera. Oltre a Unfitting saranno proiettati: Il viaggio della sposa di Sergio Rubini (1997), Del perduto amore di Michele Placido (1998), L’ultimo bacio di Gabriele Muccino (2001), La finestra di fronte di Ferzan Ozpetek (2003), La bestia nel cuore di Cristina Comencini (2005), Vincere di Marco Bellocchio (2009).

Centodieci anni fa nasceva Tyrone Power, emblema dello star system hollywoodiano classico, in cui il fascino, la presenza fisica e il carisma attoriale si confondevano in un insieme di attrazione e identificazione che catturava gli spettatori. A questo divo tanto legato all’Italia e in un certo modo anche alla Puglia, che da anni è la casa di sua figlia Romina e del nipote Yari, il Festival del Cinema Europeo dedica un evento speciale condiviso con la famiglia Power, presentando La fiera delle illusioni (Nightmare Alley, 1947) di Edmund Goulding, nel quale Tyrone Power offre quella che la critica considera la migliore interpretazione da attore

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