Si parla spesso della difficoltà di diffondere nel mondo il cinema italiano, scontrandosi con le effettive difficoltà derivanti, tra le altre cose, da una certa tendenza della nostra attuale industria audiovisiva a volgersi quasi esclusivamente alla commedia o al dramma autoriale, rischiando poco con prodotti “di genere”, magari pensati per un pubblico giovanile.
Eppure c’è chi il “miracolo” l’ha fatto, anzi, dato il contesto, sarebbe il caso di parlare di “magia”. Si tratta di Iginio Straffi, il creatore delle fatine Winx che, tra serie animate, lungometraggi, fumetti, giocattoli e merchandising di varia natura, hanno raggiunto il successo ormai a livello planetario, adattandosi agli sviluppi tecnologici come avviene nel film Winx club 3D – Magica avventura, rigorosamente girato in stereoscopia e distribuito nelle sale da Medusa, in 400 copie, dal 29 ottobre. La pellicola, accompagnata dalla presenza di Straffi, è presentata in anteprima al Festival Internazionale del Film di Roma, nella sezione Alice nella città .
“Siamo orgogliosi di portare in giro per il mondo la bandiera dell’Italia, non solo per quanto riguarda il cinema ma anche, su più vasta scala, per l’intrattenimento – dichiara Straffi – E anche gli italiani, che di solito tendono all’esterofilia, dovrebbero esserlo. Tutto ciò che abbiamo guadagnato con la società che ho fondato, Rainbow CGI, lo abbiamo reinvestito in prodotti migliori. Non abbiamo mai ricevuto contributi, l’investimento è tutto privato e basato sul mercato. Quando sono partito sedici anni fa – racconta Straffi – avevo davvero difficoltà perché non c’era un’industria a cui potevo appoggiarmi. Nessuno credeva in un prodotto animato proveniente dall’Italia. Non riuscivo a parlare nemmeno con ‘il segretario dell’assistente del coordinatore…’. Fondamentalmente pensavano che il target fosse solo di ragazzine e dunque limitante, mentre io ero convinto che il prodotto potesse andare bene anche per i maschi e che aveva le carte per diventare un fenomeno. Gli ascolti mi hanno dato ragione: è stato un record dalla Francia al Giappone. E ora la quinta e la sesta stagione della serie animata saranno coprodotte con Nickelodon, un canale USA importantissimo che per la prima volta compra una serie dall’estero. Ci andiamo invece cauti con il mondo musulmano, perché, abbigliamento a parte, le Winx sono donne toste, che sanno cosa vogliono e prendono le loro decisioni. Dall’Arabia Saudita in verità ci sono arrivate richieste, ma abbiamo risposto: ‘ne siete proprio sicuri?’. Nessun problema invece con i paesi meno “estremisti”, come Turchia e Malesia, dove le Winx sono un cult”.
Intanto, c’è il film, con una trama fitta di amori, avventure, duelli a colpi di spada e magia che farà impazzire le piccole fan, che certamente assalteranno anche i centri di merchandising per avere l’ultima bambola o l’ultimo vestito ispirato al film: “Mi ricordo ancora, in Olanda, gli interi quaderni pieni di prenotazioni per le bambole, che erano sparite dagli scaffali in usa settimana – commenta Straffi – il merchandising è parte integrante di un prodotto caratterizzato dalla notorietà. Il nuovo film è costato circa il 30% in più di una pellicola in 2D – prosegue poi approfondendo sull’uso della stereoscopia – è stata un po’ una scommessa, perché tre anni fa, quando l’abbiamo pensato, il boom della terza dimensione non era ancora arrivato. Dopo Avatar, molti film che non erano stati pensati in 3D sono stati convertiti in postproduzione, ma l’effetto non è di qualità. Winx 3D è stato concepito per essere così fin dall’inizio, una sfida non certo semplice date anche le caratteristiche dei personaggi, con quei capelli lunghissimi e tutti quegli abiti svolazzanti. E poi, ci vengono proprio davanti agli occhi, quindi tutti gli eventuali difetti hanno molta più probabilità di essere scoperti. Per fortuna i nostri studi contano un totale di 400 talenti di casa nostra, alcuni richiamati dall’estero, tra disegnatori, effettisti, esperti di marketing, che ci permettono di mantenere alti gli standard qualitativi”.
Nel futuro di Rainbow CGI però non ci sono solo film: presto sorgerà a Valmontone, vicino Roma, un parco dei divertimenti a tema chiamato Rainbow Magic Land. 60 ettari dedicati alle Winx e al loro mondo magico. “Roma è una città piena di monumenti e ricca per il turismo – commenta Straffi – ma un parco per famiglie mancava. Anche il parco, naturalmente costruito secondo accordi con il Comune, la Regione, la Provincia, le Ferrovie e le Autostrade, è comunque finanziato totalmente da privati, ovvero da noi di Rainbow e dalla società Alfaparc, specializzata nel settore. Ci saranno attrazioni speciali, all’avanguardia, come una “dark ride” in cui i visitatori potranno interagire con l’ambiente. Pochi pupazzoni meccanici e molta realtà virtuale, con tanti effetti in 4D e 5D”.
Cosa significhino questi termini, avremo il piacere di scoprirlo la prossima primavera, quando il parco aprirà i battenti.
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